MILANO – Export brasiliano a livelli record: secondo i dati diffusi da Cecafé, le esportazioni degli ultimi 12 mesi sono state di quasi 40 milioni e mezzo di sacchi. Un dato senza precedenti, in linea con le previsioni formulate a inizio anno. Volumi record anche per l’export di maggio, che si attesta a 3.519.533 sacchi: più del doppio (+103,5%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
A ciò corrispondono entrate in valuta per 416,2 milioni di dollari circa: l’incremento in valore è nettamente inferiore (+57,6%), per effetto della forte flessione subita dai prezzi.
Variazioni positive per tutte le voci dell’export. Gli imbarchi di caffè verde sono in crescita del 114,6%, a 3.192.648 sacchi.
I quantitativi di arabica lievitano a 2.816.391 sacchi (+ 95,5%); quelli di robusta a 376.257 sacchi (+707,1%).
Si incrementano di oltre un terzo (+35,2%) anche i volumi di caffè trasformato, costituiti in massima parte da solubile (+35,2%).
L’export dei primi 5 mesi del 2019 è a sua volta in crescita del 40%, a 16.867.428 sacchi. Le esportazioni di verde volano a 15.358.211 sacchi (+44,1%), di cui 14.205.015 di arabica (+36,2%) e 1.153.196 di robusta (419,5%).
Incrementi in doppia cifra per l’export brasiliano verso tutti i principali mercati. Sempre tra gennaio e maggio 2019, gli imbarchi alla volta di Usa e Germania, i due principali paesi di destinazione, sono cresciuti rispettivamente del 51,50% e del 46,50%.
Le esportazioni verso l’Italia sfiorano gli 1,7 milioni di sacchi (+38,40%), per una quota di mercato superiore al 10%.
Genova si conferma il terzo porto di destino, con un volume di oltre 1,2 milioni di sacchi, non lontano, tutto sommato, dai due scali tedeschi di Brema e Amburgo.
Performance positiva per l’export brasiliano
“La performance dell’export brasiliano seguita a essere molto positiva, con risultati eccellenti per l’annata di raccolto che si concluderà a giugno” ha dichiarato il presidente di Cecafé Nelson Carvalhaes.
“Stiamo battendo record storici facendo fronte alla domanda dei paesi importatori, con efficienza, qualità e sostenibilità”.
