MILANO – Export brasiliano di robusta da record a novembre: le statistiche mensili di Cecafé sono testimoni di una significativa ripresa delle esportazioni del Brasile, che si riavvicinano ai volumi registrati nel 2020. Ma il driver principale rimane la varietà meno pregiata, che vede lievitare i suoi imbarchi di quasi 8 volte.
L’export di caffè in tutte le forme è stato pari, in novembre, a 4.328.910 sacchi: una crescita del 15,4% rispetto allo stesso mese del 2022. I volumi di verde ammontano a 4.097.547 sacchi: il 18,2% in più rispetto all’anno scorso.
Sorprendentemente però i quantitativi di arabica sono in calo del 3,4% e si fermano a 3.241.668 sacchi, nonostante un raccolto che quest’anno è nettamente più abbondante.
Vola invece l’export di robusta, che raggiunge il dato, senza precedenti, di 855.879 sacchi: addirittura il 677,9% in più rispetto a un anno fa.
Segnano il passo anche le vendite di caffè trasformato (-18,6%), che ammontano a 231.363 sacchi, in massima parte di solubile.
L’export in tutte le forme dei primi 11 mesi 2023 rimane inferiore a quello del pari periodo 2022 (-3,2%) e supera di poco i 35 milioni di sacchi.
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