MILANO – Rallenta ancora l’export brasiliano, che ad aprile diminuisce di quasi un quarto superando di poco i 2,8 milioni di sacchi, il minimo degli ultimi 4 anni per questo mese. Come spiega il presidente di Cecafé Nicolas Rueda, il calo va imputato a una congiuntura di fattori.
“Il mese di aprile è a metà strada tra il periodo del vecchio e del nuovo raccolto. Il tutto al termine di un annata negativa del ciclo biennale.
Inoltre, l’aumento dei prezzi – nettamente maggiore per gli arabica – ha indotto l’industria brasiliana ad accrescere l’utilizzo di caffè robusta nelle proprie miscele, riducendone sensibilmente la disponibilità esportabile”.
Non accennano poi a risolversi i problemi logistici, a loro volta aggravati dalla guerra in Ucraina e dai lockdown cinesi.
Ma veniamo ai dati. L’export brasiliano di caffè in tutte le forme di aprile è stato pari a 2.808.573 sacchi (-24,1%).
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