MILANO – Che cosa è successo tra gli sponsor di Expo 205 dopo il recente arresto e le indagini in corso? Per quanto riguarda illy, uno degli sponsor principali, anche per l’entità dell’investimento, 5 milioni di euro,c’e’ «attenzione» per quanto accaduto ma «la fiducia resta intatta» e «non siamo preoccupati per il nostro investimento».
Lo ha detto Roberto Morelli, direttore delle strategie di business di IllyCaffe’, sponsor e soprattutto `official partner´ di Expo 2015, a pochi giorni giorni dalla bufera giudiziaria che si e’ abbattuta sull’Esposizione dopo gli arresti della Procura di Milano a carico di diversi manager accusati di corruzione.
«Siamo cittadini anche noi e certo non ci fa piacere – ha dichiarato all’Adnkronos – che un grande evento organizzato dall’Italia faccia parlare di se’ con delle inchieste».
Illy ha investito e investira’, nel complesso, 5 milioni di euro nella manifestazione e ha vinto la gara per realizzare e organizzare il Cluster del caffe’, uno dei nove padiglioni tematici e di cui proprio Morelli e’ direttore. «Sono convinto – continua – che cio’ che restera’, alla fine, sara’ la qualita’ dell’evento in se’. Un conto e’ una vicenda spiacevole che coinvolge poche persone, un conto e’ un grande evento come questo che coinvolge quotidianamente migliaia di persone e a cui parteciperanno circa venti milioni di persone».
Per Illy, dunque, non cambia nulla. «Continuiamo – prosegue Morelli – a credere fortemente nell’evento che sara’ senz’altro un successo. Certo, non siamo felici dei titoli a nove colonne sull’indagine, ma noi che abbiamo potuto vederlo crescere dall’interno – spiega – conosciamo il suo valore».
Il tema degli sponsor e dei partner e’ fondamentale. In generale, a oggi, il contributo dei privati (partner e sponsor) per la realizzazione di Expo 2015 e’ di circa 350 milioni di euro complessivi. Il bilancio 2013 registra ricavi per 67,1 mln di euro e di questi 49,1, ben oltre la meta’, provengono da partner e sponsor cui si aggiungono contributi in conto esercizio.
La preoccupazione e’ che l’inchiesta possa portare ora meno soldi e contributi all’Esposizione Universale, in particolare dall’estero.
«Non credo proprio – ritiene Morelli – che questa vicenda possa far venire meno l’interesse che ha spinto i Paesi stranieri in numero crescente a partecipare, ne’ inficerà le loro scelte».
L’accaduto potrebbe soltanto «essere associato allo stereotipo dei `soliti italiani´. Ma alla fine – ribadisce – rimarra’ solo l’immagine positiva di cio’ che ha creato.