di Grazia Fontana *
Il 16 aprile, presso l’Ambasciata italiana a Parigi, Andrea Illy, presidente dell’azienda Illy Caffè ha presentato i progetti e i propositi del Coffe Cluster (FOTO), il padiglione che durante l’Expo di Milano celebrerà il caffè attraverso un viaggio culturale nel tempo e nello spazio.
Il Coffe Cluster sarà il padiglione dedicato alla produzione e alla consumazione del caffè all’Esposizione Universale di Milano.
Tra due settimane si darà il via all’Esposizione Universale di Milano, l’evento che prevede di ospitare nel capoluogo lombardo, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, circa 144 paesi provenienti da tutti gli angoli della terra.
La tematica da affrontare è del tutto attuale: “nutrire il pianeta, energia per la vita”. E di energia e nutrimento ha parlato anche il presidente di Illy Caffè, Andrea Illy, partner di questa Expo, durante la conferenza stampa tenutasi all’Ambasciata d’Italia a Parigi il 16 aprile.
Il caffè, che durante l’esposizione avrà un padiglione tutto per sé, il Coffee Cluster, è stato celebrato attraverso le sue virtù: piacere, salute e sostenibilità. Se è vero che il caffè è un momento di piacere, simbolo di convivialità sin dagli inizi del ‘600, è anche vero che questa bevanda è fonte di salute ed economia.
“Diversi studi – sottolinea Andrea Illy – hanno confermato che una consumazione moderata di caffè aiuta a prevenire le malattie tipiche della terza età come l’Alzheimer o il morbo di Parkinson, senza considerarne le innumerevoli proprietà antiossidanti”.
E per quanto riguarda l’economia, basti sottolineare quanto la produzione e la consumazione di questa bevanda sia aumentata negli ultimi 10 anni. Va da sé che l’Italia è il secondo paese del mondo ad esportare caffè ed il quarto a consumarlo: “nel nostro paese troviamo un bar ogni 400 abitanti”, sottolinea il presidente dell’azienda triestina.
Cosa troveremo dunque all’Expo di Milano?
“Innanzitutto la più grande celebrazione del caffè nel mondo”, ci ha risposto Andrea Illy, ma soprattutto l’analisi di un prodotto – e della sua elaborazione – tra cultura ed esotismo (attraverso un viaggio nella storia e nella tradizione dei paesi produttori e dei paesi consumatori), in un percorso che parte dal passato, studia il presente e mira a riorganizzare il futuro di questa bevanda che nei secoli ha riunito attorno a sé le discussioni degli uomini più importanti dell’arte e della letteratura, ma anche i momenti quotidiani di ogni singolo cittadino. Nel Coffee Cluster i principali paesi produttori di caffè (Burundi, Salvador, Etiopia, Guatemala, Kenya, Repubblica Dominicana, Ruanda, Timor orientale, Uganda e Yemen), si ritroveranno insieme e accoglieranno il mondo intero con conferenze e incontri didattici, per trovare una soluzione ai problemi che possono danneggiare le coltivazioni di queste piante: le piogge abbondanti, il riscaldamento globale e la siccità. Ma non solo: l’Expo sarà anche un momento per offrirsi delle piacevoli degustazioni e dei momenti più ludici.
Qual è programma del Coffe Cluster?
Un percorso “dalla terra alla tazza” che attraversa cinque “stazioni” principali: le serre, il trasporto, la torrefazione, il bar per degustare e i punti d’incontro per soddisfare tutte le curiosità. E per rendere il tutto ancora più speciale, una stupenda mostra del fotografo brasiliano Sebastião Salgado che con un semplice bianco e nero cattura l’essenza dei protagonisti di questa produzione in un viaggio che attraversa Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, Salvador e Tanzania.
Appuntamento dunque al primo maggio per scoprire i 500 anni di storia del caffè e per collaborare alla creazione del suo futuro. E per tutti coloro che non dovessero riuscire a recarsi a Milano, il Coffe Cluster è anche virtuale e resterà online anche dopo la fine dell’Expo, per un viaggio senza limiti di tempo e di spazio.