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martedì 10 Settembre 2024
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Horeca: bar, pasticcerie e ristoranti tra i meno affidabili per il Fisco

Si parla di tutti i tipi di locali a servizio del pubblico con un'offerta di fod&beverage: bar, pasticcerie, ristoranti e panetterie, sono solo alcune delle attività presenti tra i primi posti nella classifica di chi evade il fisco

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MILANO – Il settore dell’ospitalità in profonda crisi, sì, e questo si riflette in alcuni dati diffusi dal Ministero dell’Economia ripresi e analizzati dagli esperti del quotidiano economico IlSole24Ore, secondo cui i redditi dichiarati dalle imprese attive nell’horeca sono eccessivamente bassi e soprattutto esiste un’alta percentuale di inaffidabilità.

E non solo: secondo le linee elaborate dal Dipartimento Finanze, che si fondano sulle dichiarazioni dei redditi, sembra chiaro dove si concentrano le evasioni: le categorie che non hanno superato la sufficienza secondo le tabelle del Fisco, afferiscono a 15 settori (con un tasso di inaffidabilità del 70%): al quarto posto, con il 72,8%, proprio i ristoranti.

Horeca: un mondo che ancora deve uscire dalla logica del nero

Si parla di tutti i tipi di locali a servizio del pubblico con un’offerta di food&beverage: bar, pasticcerie, ristoranti e panetterie, sono solo alcune delle attività presenti tra i primi posti nella classifica di chi evade il fisco. Il nero è ancora la pratica diffusa per eccellenza, con scontrini fantasma.

Gli esercizi che si occupano di erogare cibo e bevande sono le stesse che hanno evaso maggiormente, con i gestori dei ristoranti a comparire tra i primi indagati, rappresentando il 70% di contribuenti inaffidabili per aver dichiarato spesso e volentieri cifre inferiori rispetto agli effettivi margini prodotti.

Seguiti subito da panetterie (70,6%), bar e pasticcerie (68%). Una parentesi a parte ma sempre rilevante va a chi si occupa della lavorazione di tè e caffè (70,6%).

Ancora riferendosi ai numeri ricavati dall’Agenzia delle Entrate, emerge che il 72% di 95mila ristoranti che superano i 30mila euro di ricavi, non ha ottenuto redditi poco coerenti. Il discorso non cambia per più di 92mila bar e pasticcerie che hanno dichiarato redditi medi che superano di poco 8100 euro.

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