MILANO – Fine settimana con il botto per i mercati del caffè, con New York sopra la soglia dei 3 dollari e Londra che torna in area 5mila dollari: sullo sfondo le prospettive produttive incerte di Brasile e Vietnam e il nodo del rinvio dell’Eudr, che non può essere ancora dato per acquisito, visti i complessi giochi politici in ballo.
Ne riferiamo in dettaglio sotto.
Intanto la giornata di venerdì 22 novembre ha visto una forte ripresa dei prezzi, che ha proiettato le borse a nuovi massimi.
A New York, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha guadagnato il 2,2% (+640 punti) chiudendo a 302,10 centesimi, nuovo record storico dal maggio del 2011.
A Londra, il contratto per scadenza gennaio dell’Ice Robusta si è rivalutato del 4,1% (+198) terminando la settimana a 4.985 dollari, dopo avere superato, in corso di contrattazione, la barriera dei 5.000 dollari, ai massimi, per la scadenza principale, dai primi di ottobre.
Il quadro dei fondamentali rimane incerto: in Brasile, la siccità ha causato danni irreversibili al raccolto 2025/26, il cui potenziale risulta sin d’ora compromesso.
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