MILANO – Eudr, si va verso il rinvio. La Commissione europea ha proposto ieri, mercoledì 2 ottobre, uno differimento di 12 mesi nell’entrata in vigore delle controversa normativa anti deforestazione. In un comunicato stampa, l’esecutivo di Bruxelles annuncia infatti la pubblicazione contestuale di “ulteriori documenti di orientamento e di un quadro di cooperazione internazionale più solido, per sostenere le parti interessate a livello mondiale, gli Stati membri e i paesi terzi nei loro preparativi per l’attuazione del regolamento dell’UE sulla deforestazione”.
Alla luce dei riscontri ricevuti dai partner internazionali sullo stato dei preparativi – si legge nel comunicato – “la Commissione propone inoltre di concedere alle parti interessate più tempo per prepararsi”.
Se approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la proroga richiesta dalla Commissione rinvierà l’applicazione della legge al 30 dicembre 2025, per le grandi imprese, e al 30 giugno 2026 per le microimprese e le piccole imprese.
Poiché tutti gli strumenti di attuazione sono tecnicamente pronti, i 12 mesi ulteriormente concessi potranno fungere da “periodo di introduzione graduale per garantire un’attuazione corretta ed efficace”.
A tre mesi dalla scadenza prevista per l’entrata in vigore della norma, continua ancora il comunicato “diversi partner mondiali hanno ripetutamente espresso preoccupazione per il loro stato di preparazione, da ultimo durante la settimana dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Inoltre, anche lo stato dei preparativi tra le parti interessate in Europa non è per tutti uguale. Mentre molti si aspettano di essere pronti in tempo, grazie a preparativi intensivi, altri hanno espresso preoccupazione”.
Dato il carattere innovativo dell’Eudr, il calendario serrato e la varietà delle parti interessate internazionali coinvolte, la Commissione ritiene che “un ulteriore periodo di 12 mesi per introdurre gradualmente il sistema costituisca una soluzione equilibrata a sostegno degli operatori di tutto il mondo nel garantire, sin dall’inizio, un’ordinata attuazione”.
La proposta di proroga – sottolinea ancora il comunicato – “non mette in alcun modo in discussione gli obiettivi o la sostanza della legge”, bensì vuole permettere agli operatori globali di aderire al regolamento senza problemi operativi
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