MILANO – Il Via libera dal Parlamento europeo al rinvio di un anno degli obblighi relativi al regolamento sulla deforestazione (Eudr) diventa un caso politico e una norma di cui parlavano, sino a ieri, soltanto gli addetti ai lavori delle numerose filiere coinvolte si trasforma nell’ennesimo motivo di scontro all’interno della costituenda nuova maggioranza Ursula. Che a giudizio di alcuni, ormai, non esiste nemmeno più. Il tutto, mentre i mercati volano a nuovi massimi, anche se non per colpa dell’Eudr.
Ma cominciamo dalla cronaca e dai fatti ossia ciò che interessa di più agli operatori del caffè e degli altri settori interessati.
L’emiciclo europeo ha approvato ieri, giovedì 14 novembre, il differimento di 12 mesi – già proposto dalla Commissione – che consentirà ai soggetti interessati – a monte e a valle della filiera – di prepararsi al meglio alle nuove regole e ai complessi adempimenti che esse comportano. La misura è passata con 371 voti favorevoli, 240 contrari e 30 astensioni.
Il regolamento Eudr entrerà dunque in applicazione per i grandi operatori e i commercianti a decorrere dal 30 dicembre 2025, mentre le microimprese e le piccole imprese avranno tempo fino al 30 giugno 2026
Il Parlamento ha inoltre adottato una serie di emendamenti. La novità più rilevante è costituita dall’introduzione della categoria “senza rischio”, che va a integrare le tre categorie già previste in precedenza.
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