MILANO – Capitali arabi nel paese di origine del caffè. Horizon Plantations Ethiopia Plc, società che fa capo al miliardario saudita Mohamed al-Amoudi, punta a raddoppiare il fatturato, nell’arco dei prossimi 3 anni, investendo oltre mezzo miliardo di dollari nella coltura del caffè e delle arance.
Gli interventi saranno rivolti al miglioramento delle infrastrutture di comunicazione e degli impianti di lavaggio, nonché alla formazione delle maestranze nelle due piantagioni di Limmu e Bebeka, che si estendono su una superficie complessiva di oltre 18 mila ettari.
Il piano di investimenti riguarderà anche Upper Awash Agro-Industry Enterprise, massimo produttore di arance dell’Etiopia, con oltre 1.200 ettari di piantagioni di agrumi.
Siamo certi che gli input e le tecniche che applicheremo consentiranno di accrescere al massimo la produttività nell’arco di un quinquennio, ha dichiarato il direttore generale Kemal Mohammed.
Horizon ha acquisito le due piantagioni di caffè l’anno scorso dal governo etiope. Bebeka si estende su una superficie di oltre 10 mila ettari, nel sud ovest del paese.
Fondata nel 1975, ai tempi delle nazionalizzazioni attuate dall’allora governo socialista, produce anche pepe, cannella, cardamomo, zenzero e curcuma. Limmu si trova nella regione di Oromia e produce 5 mila tonn all’anno di caffè.
Nato in Etiopia da madre etiope e padre saudita, Al-Amoudi è uno dei massimi investitori stranieri in Etiopia.
È proprietario del più grande stabilimento per la produzione di cemento e dell’unico giacimento d’oro di grandi dimensioni.
Opera inoltre nel settore edilizio e petrolifero in Arabia Saudita, Europa e nord Africa. È la 143 persona più ricca del mondo, con una ricchezza netta stimata in 8,6 miliardi di dollari.
