MILANO – Dopo il software, l’hardware. Ethical Coffee Company alza ancora l’asticella della sfida nel sempre più affollato e competitivo universo dei sistemi monodose lanciando la sua prima macchina da caffè. L’annuncio è stato dato a inizio settimana dal presidente di Ecc Jean-Paul Gaillard, il brillante manager francese che negli anni novanta (quando la casa madre voleva addirittura rottamarlo) reinventò il concept Nespresso riposizionandolo nell’alta gamma e trasformandolo in uno degli assett più redditizi e in rapida espansione di Nestlé.
Ethical Coffee Company la sfida al competitor svizzero
Dopo varie esperienze in altri settori, Gaillard è tornata alcuni anni fa alla sua vecchia passione, il caffè, schierandosi però dall’altra parte della barricata e sfidando Nespresso, in nome della sostenibilità e della libera competizione di mercato. “Il nostro sarà un sistema aperto” ha dichiarato Gaillard in un’intervista a una nota agenzia di stampa aggiungendo che la nuova macchina funzionerà, oltre che con i serving Ecc, con qualsiasi capsula Nespresso-compatibile.
La macchina sarà disponibile in Francia a partire da febbraio
Ethical Coffee punta a vendere tra le 150 e le 250 mila unità nell’arco del 2013. La risposta da parte dei dettaglianti è sin d’ora “estremamente positiva” ha dichiarato Gaillard. L’obiettivo è quello di rosicchiare ulteriori quote di mercato al sistema Nespresso non più soltanto sul fronte dei consumabili, ma anche su quello delle apparecchiature per la preparazione del caffè. E di aggirare nel contempo le protezioni implementate sui modelli più recenti delle macchine Nespresso (come la Pixie), che rendono più difficoltosa (senza peraltro impedirla) l’espulsione di alcuni tipi di capsule non originali.
Ma la nuova macchina Ethical Coffee Company strizzerà l’occhio anche alla vasta platea dei clienti degli altri prodotti Nespresso-compatibili – come le capsule Èspresso 1882 di Vergnano (che a sua volta ha lanciato una macchina dedicata, la nuovissima Trè, bella ed economica), L’Or Espresso di Maison du Café (D.E Master Blenders 1753) o Café Royal della catena svizzera Migros. Un mercato in fortissima espansione, visti anche i tempi di austerity in buona parte d’Europa. La macchina sarà in grado di preparare sia l’espresso che varie bevande a base di latte. Verrà messa in vendita in Francia a non più di 150 euro collocandosi dunque nella stessa forchetta di prezzo (fatte salve le promozioni natalizie) di alcuni tra i modelli più popolari della gamma Nespresso, come la Pixie e la Citiz (prive entrambe, però, di cappuccinatore). A titolo di raffronto, la Lattissima o la Citiz & Milk costano un centinaio di euro in più. Non va comunque dimenticato che i modelli più economici, come l’Essenza sono acquistabili on line per meno di 90 euro. Rimane aperta intanto la battaglia legale che oppone Ecc a Nespresso, anche se i pronunciamenti della scorsa estate da parte della Corte Federale svizzera di Losanna e del tribunale regionale di Düsseldorf in Germania hanno segnato dei punti importanti a favore del torrefattore elvetico. Le capsule di Ecc sono commercializzate in una decina di paesi. L’azienda punta a venderne 500 milioni l’anno prossimo, contro le 280 mila unità previste a fine 2012. I serving sono realizzati in plastica ecologica, biodegradabile in 6 mesi in compost industriale e in un anno in compost domestico. Nespresso ha venduto 6,5 miliardi di capsule nel 2010.