MARCALA – La casa della cultura della città di Marcala è stata la sede della firma di un secondo accordo per Andrej Godina. Presidente di Umami Area Honduras che promuove nel paese centro americano un nuovo concetto di caffè socialmente responsabile. In questo caso i firmatari sono stati la fondazione spagnola Etea e la denominazione di origine caffè Marcala.
Caffè Marcala, la denominazione ufficiale
www.docafemarcala.org è un’associazione che raggruppa i produttori di caffè di questa regione al fine di garantire un prodotto con un minimo standard di qualità e di processo. Alla base della certificazione c’è la garanzia per il compratore della provenienza territoriale del caffè e della sua tracciabilità.
La denominazione di origine caffè Marcala non è una certificazione simile a Fairtrade, UTZ, Biologico. Ma è una vera e propria denominazione di origine ovvero una certificazione di tracciabilità del caffè.
La denominazione di origine
Essa garantisce che il caffè deve essere coltivato in una determinata regione geografica ben definita e deve avere una minima qualità in tazza assieme a determinati progetti sociali sul territorio e buone pratiche ambientali.
In questo territorio il 68% della popolazione locale dipende dalla produzione del caffè. L’associazione raggruppa 2327 soci distribuiti in 19 dipartimenti della regione con un’intensa attività di certificazione in piantagione, in laboratorio assaggi e di formazione dei farmers.
Water Lopez, Presidente della Denominazione di origine caffè Marcala
“la mission della nostra associazione è di garantire la qualità del caffè per i nostri affezionati compratori che trovano nella denominazione di origine un progetto sostenibile di produzione del caffè proveniente da questa regione. Ringrazio Michela Accerenzi per il sostegno di fondazione Etea e il prezioso contributo tecnico di Umami Area Honduras rappresentata dal caffesperto Andrej Godina”.
Michela Accerenzi, coordinatrice della fondazione ETEA per il centro America
“la regione di Marcala possiede un grande potenziale di sviluppo del settore caffeicolo ma presenta ora un deficit importante nel campo della formazione professionale. In particolare sui temi legati alla formazione del Coffee Skills Program della Sca. Per questo motivo fondazione Etea ha deciso di promuovere questo accordo con lo scopo di offrire al mercato locale testi di formazione in spagnolo; organizzare corsi di formazione con i moduli della Sca e di corsi tecnici di inglese tecnico applicato alla terminologia del caffè”.
La caratteristiche che differenzia la denominazione di origine è il vincolo geografico con la regione di produzione del caffè
Il luogo dove vengono coltivate specifiche varietà botaniche, la raccolta a mano del caffè con due borse di raccolta una per le ciliegie di seconda qualità, l’altra per la raccolta delle ciliegie perfettamente mature, l’attività di assaggio di tutti i campioni.
L’associazione ha solamente lo scopo di certificare la qualità del caffè
Così come la provenienza mentre la commercializzazione viene lasciata all’attività dei singoli soci. Da un punto di vista ambientale l’associazione garantisce la formazione del farmer. Al fine di migliorare le piantagioni esistenti proteggendo l’ecosistema originario della zona di Marcala.
L’educazione del farmer deve innovarsi per migliorare l’istruzione delle nuove generazioni che saranno i produttori di caffè di domani. migliori lotti di caffè che verranno selezionati attraverso un processo di gara tra tutti i produttori della regione. Ovviamente anche a Marcala, come in tutti i paesi produttori di caffè, il tema del cambio climatico è di assoluta attualità.
Sono quindi necessarie azioni preventive
Di buona pratica agricola, di conservazione dell’ambiente e dei boschi presenti nelle montagne. Andrej Godina, presidente di Umami Area Honduras: “per la nostra società è un privilegio poter essere parte di un processo di innovazione del settore caffeicolo di una regione così importante per la produzione di caffè di qualità come è quella di Marcala.
La prima denominazione di origine certificata del Centro America e l’unica di Honduras. A mio parere la formazione su tutta la filiera del caffè è un passaggio necessario per una giusta ed equa ridistribuzione del know how che i paesi consumatori hanno sviluppato con numerosi progetti di R&S e di studi accademici.
In questi anni di frequentazione di diversi paesi di origine mi sono fatto la convinzione che l’unico valore aggiunto che noi occidentali abbiamo il dovere di lasciare ai paesi produttori di caffè è il riconoscimento del giusto prezzo per la
vendita del caffè e la condivisione del know how.”
Al termine delle singole presentazioni Andrej Godina ha presentato una breve relazione
Su come poter innovare il campo della vendita del caffè verde nei paesi di produzione del caffè sottolineando come il produttore non può più solamente vendere un prodotto ma deve aggiungere un adeguato storytelling.
A questo link è possibile visionare il file pdf della presentazione:
