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venerdì 22 Novembre 2024
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Esselunga migliora il piano di sostenibilità dopo l’esperienza del Covid

Il Piano di Sostenibilità 2020-2025, già presentato nella precedente edizione del bilancio, è stato confermato e migliorato. Lo scorso anno la pandemia ha condizionato ogni aspetto della vita delle persone

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MILANO – Esselunga ha confermato il suo impegno verso la tutela dell’ambiente, con il  piano di sostenibilità esteso sino al 2025, già presentato e ora modificato con delle migliorie: “Abbiamo a cuore il futuro” testimonia una strategia verde. Leggiamo i dettagli dall’articolo di Francesca Vercesi su monitocsr.it.

Esselunga ha imparato la lezione del Covid

Nel nuovo Piano di Sostenibilità 2020-2025 l’impegno sociale dell’insegna è rivolto all’intera comunità. Investimenti in sostenibilità ambientale e sociale per far fronte alla sfide legate all’emergenza sanitaria da Covid-19 e all’emergenza climatica: sono questi i pilastri della nuova edizione del bilancio di sostenibilità “Abbiamo a cuore il futuro” di Esselunga.

Il piano di sostenibilità 2020-2025, già presentato nella precedente edizione del bilancio, è stato confermato e migliorato. Lo scorso anno la pandemia ha condizionato ogni aspetto della vita delle persone. E nel Bilancio sono rendicontate sia le azioni intraprese dalla catena italiana per salvaguardare la sicurezza dei clienti e dei dipendenti sia il piano straordinario di attività pensato a sostegno alle persone in difficoltà. Il gruppo, grazie a una presenza radicata e a rapporti commerciali strutturati con fornitori nazionali, contribuisce a creare valore anche nelle regioni dove non opera direttamente.

Tra le numerose iniziative messe in atto da Esselunga spiccano i 2,5 milioni di euro stanziati per gli ospedali

Che hanno fronteggiato lo straordinario quasi reinventandosi in tempo reale e per gli Istituti impegnati in prima linea nell’assistenza sanitaria e nella ricerca scientifica. A questa somma si sono aggiunti 1,2 milioni di euro distribuiti grazie anche al contributo dei clienti Esselunga possessori di Carta Fìdaty, che hanno scelto di devolvere i loro punti. Lo stesso spirito caratterizza l’iniziativa “Spesa solidale”: in collaborazione con la Caritas Italiana numerose famiglie in difficoltà hanno ricevuto 52mila spese solidali per un totale di 780mila euro in beni di prima necessità. Mentre nei punti con la “spesa sospesa”ammontano a 73 le tonnellate di alimenti donati alle famiglie più bisognose e distribuiti dalle associazioni di volontariato.

Per ridurre l’impatto ambientale, sul fronte energetico sono attive diverse innovazioni tecnologiche

Mentre nello stabilimento produttivo di Parma e nel Centro Lavorazione Pesce di Biandrate sono due impianti di trigenerazione permettono di autoprodurre energia elettrica e termica a partire dal gas naturale. Per limitare i rifiuti, prosegue l’impegno di Esselunga nel re-design innovativo del packaging attraverso la rivisitazione delle confezioni di oltre 150 referenze del reparto frutta e verdura della linea a marchio BIO, rese completamente compostabili e/o riciclabili, a cui si aggiungono le bottiglie di acqua minerale a marchio, prodotte con il 50% di PET riciclato.

Quanto alle referenze, si punta sempre più alla sostenibilità, con filiera di tracciabilità certificata, come il miele Esselunga: da ciascun vasetto si può risalire ai singoli apiari di provenienza e ottenere le informazioni complete sul prodotto tramite la scansione del QR code presente sulle confezioni. La linea di pasta TOP ha visto un rinnovamento: è utilizzato solo grano italiano con semola certificata, trafilatura al bronzo ed essiccazione naturale.

Il made in Italy è supportato anche da attività promozionali denominate “Rinascita Italia”

Che valorizzano i produttori locali e regionali, nonché le eccellenze e le tradizioni gastronomiche nostrane. A testimonianza di questo impegno l’84% dei prodotti a marchio risulta interamente prodotto in Italia. Per i dipendenti è stato ampliato il piano di welfare, arricchito ad esempio dal programma ferie solidali: i dipendenti possono donare permessi e ferie ai colleghi per assistere figli minori che necessitano di cure.

La solidarietà collettiva è alla base della collaborazione con il Banco Alimentare, avviata più di 15 anni fa, per devolvere le eccedenze alimentari. Nel solo 2020 ammontano a oltre 3 milioni i pasti donati, pari a 6,7 milioni di euro cibo donato.

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