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Esselunga, i conti brillanti del primo bilancio senza Bernardo Caprotti

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MILANO – Macina ricavi e profitti la Esselunga fondata da Bernardo Caprotti, l’imprenditore scomparso lo scorso 30 settembre che ha lasciato così agli eredi una macchina che funziona a pieno regime. Lo rivelano i dati di bilancio del 2016 appena archiviati che registrano ricavi in crescita a 7,5 miliardi in crescita del 3,1%.

Un tasso di espansione che spiazza l’intero comparto delle distribuzione organizzata. Coop incluse, il sistema cooperativo con il quale Caprotti si è sempre confrontato.

La società ha voluto condividere con il consumatore l’aspetto positivo della gelata dei prezzi (con deflazione dell’ 1,1% a totale vantaggio dei consumatori) e ha potuto farlo perché il numero di clienti è cresciuto del 4,4%.

Da sottolineare che l’inflazione ricevuta dai fornitori è stata pari a + 0,9%. Quindi lo sforzo per fidelizzare i clienti ha guidato tutta l’attività commerciale pilotata dall’amministratore delegato Carlo Salza.

La famiglia

Mentre gli eredi – la moglie Giuliana Albera e la figlia Marina Sylvia più i fratelli Violetta e Giuseppe Caprotti – cercano ancora di trovare un accordo sull’eredità del maggior gruppo privato della grande distribuzione, la macchina Esselunga continua così a girare a pieno ritmo.

Cosa che non potrà che facilitare la ricerca di un compratore nel caso in cui la famiglia decidesse di passare la mano a un grande operatore del settore.

I programmi

Nel corso del 2016 sono stati aperti i negozi di Monza (Viale Libertà), con la contestuale chiusura di quello in via Lecco, Como località Ca’ Merlata, Cusano Milanino (MI) e Prato Viale Galilei con la contestuale chiusura di quello adiacente. Il negozio di Milano Viale Certosa, aperto nel 1968, è stato chiuso.

Quest’anno sono previste 5 aperture tra cui Roma Prenestina, il 5 aprile, e Verona Fiera. In rallentamento i margini netti ma essenzialmente a causa delle svalutazioni del comparto immobiliare.

L’utile netto è stato di 262 milioni (€ 291 milioni del 2015).

Il margine operativo lordo è stato invece di 661 milioni dai 626 del 2015. Esselunga non ha mai smesso di investire: gli impegni hanno infatti raggiunto quota 490 milioni (di cui 9 convogliati in iniziative di solidarietà sul territorio.

Nel maggio 2016 è stato siglato il contratto di acquisto del ramo d’azienda di Ospitaletto dell’acciaieria Stefana, in concordato preventivo, dove è prevista la realizzazione del quarto polo logistico del Gruppo.

Daniela Polizzi

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