MILANO – Un piano per la sostenibilità che vede protagonista la catena di supermercati conosciuta soprattutto nel nord Italia, Esselunga in collaborazione con Altromercato: l’obiettivo è quello di arrivare ad un cacao 100% equo solidale entro il 2025. Una filiera più equilibrata, attenta alle condizioni lavorative dei coltivatori e che garantisce una maggiore trasparenza per il consumatore finale. Leggiamo i dettagli dell’operazione da lastampa.it.
Esselunga prosegue il proprio impegno verso l’ambiente
L’articolo precisa che entro il 2025 utilizzerà il 100% di cacao garantito equo solidale per le sue produzioni per tutti i propri prodotti a marchio privato. L’iniziativa nasce per assicurare la tracciabilità fisica delle fave di cacao con tecnologia blockchain, dal campo di raccolta fino al prodotto finito, garantire qualità e trasparenza ai propri clienti attraverso il tracciamento della materia prima e sostenere, allo stesso tempo, le comunità impegnate nella coltivazione del cacao.
Con il progetto «Cacao sostenibile» Esselunga si è posta il duplice obiettivo di acquistare cacao sostenibile da cooperative di cacao in diversi paesi, tra i quali il Togo, per garantire ai coltivatori un trattamento economico e sociale equo e di finanziare, in parallelo, progetti di sostentamento basati sulle reali necessità delle comunità locali.
Prosegue l’articolo de La Stampa precisando che le condizioni sociali della popolazione togolese sono caratterizzate da una forte arretratezza: analfabetismo, mortalità infantile e precarietà della vita delle donne sono solo alcune delle tante problematiche che affliggono il territorio.
Aggiunge La Stampa: «Per lo sviluppo del progetto Esselunga si è avvalsa della collaborazione di importanti imprese come Altromercato, la principale realtà di commercio equo e solidale in Italia, e Gebana, suo partner in Togo che lavora direttamente con i contadini, offrendo loro un supporto continuo. Fondamentale è stata la generosità dei clienti di Esselunga che, grazie ai propri punti Fìdaty, hanno permesso all’azienda di raccogliere 560.000 euro, che si andranno a sommare ad altri 575.000 euro stanziati dall’azienda per un investimento totale di 1.135.000 euro in cinque anni, da destinare ai progetti di sostentamento per le comunità locali.»
Conclude l’articolo de La Stampa: «Queste importanti donazioni consentiranno la realizzazione di numerose iniziative, come la creazione di scuole di campo per l’insegnamento delle buone pratiche agricole per migliorare la resa delle coltivazioni, la diversificazione del raccolto per generare fonti alternative di guadagno, lo sviluppo e organizzazione delle fasi di post raccolta del cacao per migliorarne la qualità, così come lo sviluppo tecnologico per consentire l’ottimizzazione della gestione delle coltivazioni e dei pagamenti ai contadini.»