MILANO – La presentazione del primo numero del periodico Espresso Ideas, edito da la Nuova Simonelli e diretto da Maurizio Giuli, ha prodotto una serie di interessantissimi approfondimenti sul tema della comunicazione legata al caffè. Qui sotto trovate quella di Maurizio Ciaschini che è il Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Macerata.
di MAURIZIO CIASCHINI*
Il progresso tecnologico e l’evoluzione sociale pongono tutte le istituzioni, e dunque le imprese, in costante tensione verso la qualificazione e la specializzazione. Il programma “conoscere tutto di tutto” appare oggi come aspirazione utopica piuttosto che un sentiero verso il quale indirizzare le nuove generazioni.
Nel contesto di saperi specialistici ed isolati sta il limite del recente sviluppo tecnologico, cui occorre ovviare attraverso lo sviluppo di processi comunicativi nell’ambito tecnologico, economico e sociale.
I processi comunicativi devono supplire all’impossibilità del “conoscere tutto e di tutto” per permettere il dialogo a l’integrazione tra le varie ed inevitabili specializzazioni in un ambiente operativo orientato alla cooperazione nell’impresa e nella società.
Un recupero di quel fare sistema, caratteristica intrinseca del distretto industriale, ma con una valenza più ampia, che se da un lato mantiene e rafforza il vincolo di cultura locale, dall’altro lo proietta in ambito globale.
Espresso Ideas, strumenti di comunicazione sempre necessari
Pare oggi di intravedere la necessità di approntare strumenti di comunicazione per il sociale, l’impresa, la cultura e la politica che, certo, in parte già esistono, ma che hanno bisogno vuoi di un ripensamento in uno schema coerente, vuoi di nuove prospettive di sviluppo.
Sembra proprio di vedere che dopo i tempi della sociologia, dell’economia, dell’informatica siamo giunti al tempo della comunicazione, che emerge come esigenza dalle condizioni istituzionali attuali.
Espresso Ideas, organo strategico
Soprattutto in relazione al dialogo tra i livelli locale/globale la comunicazione appare come uno strumento strategico proprio per la sua funzione di porre in collegamento linguaggi e culture diverse volte a facilitare l’intercorso umano.
Tuttavia al di là degli strumenti tecnologici (i media) al di là dei linguaggi scientifici (saperi) al di là dei linguaggi culturali (dialogo interculturale) la comunicazione interviene pesantemente nel processo di formazione del valore.
Non dobbiamo sottovalutare quanto i mercati facilitino l’intercorso umano.
Attraverso i prodotti scambiati nel mercato globale le diverse civiltà dialogano, traendo gli strumenti di sopravvivenza di tale dialogo dallo scambio di valori realizzati.
Questa è un’istanza che era ben presente ai filosofi che, pensando al mercato, fondavano l’economia solo due secoli fa, ma che in parte oggi sembra appannata, costretta come è dall’opinione dominante all’unico fine della massimizzazione dei profitti.
Espresso Ideas, il ruolo della comunicazione per il caffè
Ma qual è il ruolo della comunicazione nel processo di formazione del valore dei beni scambiati nel mercato globale?
Oggi prodotti attraverso i quali i vari paesi sperano di competere sul mercato globale devono inglobare valenze sempre più immateriali connesse non soltanto alla qualità intrinseca, ma anche a quella evocata dalle metodologie produttive e dal contesto dal quale ha origine.
Proprio dalla concentrazione di una grande tradizione storica su territori geografici identificati, da parte di un gruppo umano relativamente limitato, deriva la decisa stabilità nei caratteri e, in molti casi, l’identità locale è altrettanto rilevante rispetto all’immagine aziendale.
Espresso Ideas, perché il valore nasce dall’informazione continua
Per queste ragioni una quota crescente del valore che forma il valore del prodotto è costituita dalla comunicazione.
È mia opinione che la comunicazione non sia un fatto passeggero, ma un processo che pervade la società globale in via esplicita, ma anche attraverso canali meno evidenti ma più sostanziali, poiché si innesta all’interno di tutte le fasi del processo che genera il valore.
Espresso Ideas di Nuova Simonelli, un’idea formidabile
Espresso ideas il nuovo giornale aziendale di Nuova Simonelli sarà assolutamente utile per l’azienda, ma non bisogna perdere il contatto con il locale.
La comunicazione deve essere locale ed avere aspirazione al globale.
Da un lato non bisogna abbandonare le radici fondamentali di quello che, una volta, era chiamato distretto industriale e dall’altro meditare e sapersi proiettare, come ha fatto e sta facendo giustamente la Nuova Simonelli da molti anni, e sapere che esiste un posto globale per ciascuno.
Un prodotto unicamente italiano
Questo è valido anche per il caffè espresso che all’inizio di questo secolo non era solo caffè, ma era espresso ed era un prodotto unicamente italiano tanto che si diceva “Is this all what I get for a cup of coffee?” cioé “è solo questo che mi date” dicevano gli stranieri.
Adesso il caffè espresso italiano è qualcosa di internazionale che però ha radici locali ed è proiettato sul mercato globale ed è l’unico modo per fare competizione nel prossimo futuro.
Se l’espresso influenza il mondo
“Parleremo di noi parlando molto delle idee degli altri… idee che influenzano pensieri, costumi, atteggiamenti.
Idee nelle quali ci riconosciamo in quanto esprimono la nostra fedeltà al buon lavoro, alla perfezione tecnica ed allo stile”.
È il programma di Espresso ideas, è il programma che collega il nostro quotidiano locale alla dimensione globale, progressivamente “innervando” l’intero pianeta.
Di tale “sistema nervoso planetario” Nuova Simonelli è parte costituente a tutti gli effetti.
Maurizio Ciaschini*
*Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata