MASSA – Abbiamo conosciuto la start up Espresso away un anno fa, quando per risolvere il problema dei bicchieri usa e getta che hanno investito l’ambiente ancora di più con l’arrivo del Covid e la modalità di asporto obbligatoria al posto della classica tazzina al bar, è emersa la necessità di trovare soluzioni più green. Ed ecco che i bicchierini da caffè della dimensione da 70 ml a forma di tronco di cono fondo a uovo in tritan, diventano un must have per gestori e consumatori.
In questo momento in cui da una parte la pandemia non ha ancora esaurito il suo corso e dall’altra, la tendenza verso la sostenibilità è sempre più sentita, riproponiamo l’intervista al fondatore Giorgio Gentili e al finanziatore Marco Bonotti dall’articolo di Alina Lombardo su lanazione.it.
Espresso away: sempre più attuale
L’attenzione per l’ambiente, una buona intuizione e due giovani imprenditori che decidono di farla diventare realtà. Nasce così “Espresso away“ la prima tazzina da asporto riutilizzabile. Con l’ambizioso obiettivo di ridurre sensibilmente i rifiuti sostituendo, col tempo, gli oltre 7 miliardi di bicchierini di plastica da caffè usa e getta consumati ogni anno in Italia. Già, perché una singola tazzina Espresso away consente di risparmiare circa 500 bicchierini all’anno. Una rivoluzione. Che parte dalla provincia di Massa e ha per protagonisti Giorgio Gentili e Marco Bonotti.
Racconta a lanazione.it: “L’idea mi è venuta l’anno scorso facendo uno studio sui materiali per un altro prodotto sul quale non posso ancora dare anticipazioni” spiega Giorgio Gentili, ideatore di Espresso away. Trentasei anni, una laurea in comunicazione, da 12 anni gestore del Bagno Maddalena a Marina di Massa, da sempre appassionato di materiali e forme. La gestione dei rifiuti quotidiani al Bagno e la passione di sempre sono la miscela che ha fatto nascere e sviluppare l’idea della tazzina da asporto riutilizzabile.
“Nella mia ricerca – spiega a lanazione.it – mi sono imbattuto in un nuovo polimero, il Tritan, brevettato proprio per contenere liquidi ad alte temperature. In America è l’unico approvato per produrre biberon”.
Dall’idea al design e alla realizzazione, il passo è stato breve
“Mi sono appoggiato – precisa Gentili a lanazione.it – a uno studio di design di Lucca che mi ha accompagnato nelle fasi di realizzazione del prototipo e della produzione in un’azienda in Cina, dove la qualità dei materiali è la migliore e i costi sono contenuti”.
Il tutto, realizzato con il sostegno economico di un altro imprenditore locale: Marco Bonotti, della Snack&Drink di Montignoso attiva, da oltre 20 anni, nel settore della distribuzione automatica, dei servizi horeca e nella produzione di miscele di caffè artigianali di alta qualità a marchio Caffè Bonotti.
“Appena Giorgio Gentili mi ha parlato dell’idea – racconta a lanazione.it – ho subito pensato di sostenerlo. Da anni la nostra famiglia è orientata all’utilizzo di soluzioni a basso impatto ambientale. È una transizione che richiede tanto studio e grandi investimenti. Ma l’obiettivo è andare verso la sostenibilità di tutti i nostri servizi e processi, mantenendo inalterata la qualità dei prodotti. Nella nostra sede abbiamo appena installato un impianto fotovoltaico di 23 kw che ci rende quasi completamente autonomi. Stiamo investendo in impianti e materiali innovativi per limitare al massimo l’impatto ambientale, soprattutto di accessori in plastica imballi e capsule da caffè”. In quest’ottica, la nuova tazzina Espresso Away non poteva sfuggire.
“Abbiamo subito acquistato un primo lotto – aggiunge Bonotti – di un migliaio di pezzi. Il materiale conserva tutta la qualità delle nostre miscele di caffè ed è riciclabile all’infinito. Ed è perfetta per il servizio in spiaggia o in piscina nei circa 40 lidi apuoversiliesi che serviamo”.
Altre caratteristiche di Espresso Away sono un tappo filettato che garantisce una chiusura ermetica. Praticamente come un piccolo termos da trasportare in tasca o in borsa, senza temere di sporcarsi. Mantiene il calore 3 volte più a lungo rispetto ai bicchieri usa e getta. In questo modo è possibile bere un buon caffè anche d’asporto.
E la provincia di Massa è solo l’inizio. “Sto ricevendo ordini da tutto il mondo, soprattutto Stati Uniti, Australia e Germania. Per ora – conclude Gentili su lanazione.it – la produzione è su ordinazione ma conto di arrivare a 50mila pezzi nel primo anno”.