MILANO – Stanchezza e affaticamento sono problemi comuni, per gli italiani alle prese con gli esami di maturità, che quest’anno coinvolgono oltre mezzo milione di studenti, o quelli universitari. Ma non solo: dall’analisi del Royal College of
Psychiatrists del Regno Unito, 1 persona su 5 si sente spesso stanca e 1 su 10 ha un senso di affaticamento prolungato.
Un’assunzione moderata di caffè (3-5 tazze al giorno) ben distribuita nell’arco della giornata, in accordo allo stile di vita di un individuo, può aiutare a ridurre il senso di stanchezza nelle situazioni di tutti i giorni. Come gli imminenti esami, e a migliorare l’attenzione sul lavoro o alla guida.
Esami di maturità? Nessun problema, se si ha il caffè
La principale componente attiva del caffè è la caffeina, un composto che si trova in una serie di piante, incluse quella del caffè, del tè e del cacao 2 . Una normale tazza di caffè
contiene 75-100mg di caffeina, mentre i livelli nel tè e nel cacao sono inferiori 2,3,4 .
La European Food Safety Authority (Efsa) è giunta alla conclusione che esiste una relazione di causa effetto fra una porzione di 75 mg di caffeina. Ovvero la quantità presente approssimativamente in una normale tazza di caffè. Nonché l’aumento di attenzione e di concentrazione 5 .
Tali effetti benefici si riscontrano, ad esempio, in situazioni di prolungato sforzo
Come lavoro notturno, jet lag e lunghi viaggi. 6,7,8. In particolare il lavoro notturno: la stanchezza può rappresentare un problema per chi fa turni di notte.
Durante il lavoro notturno è infatti stata osservata una riduzione dei disturbi cognitivi e degli incidenti di circa la metà nei soggetti che consumavano oltre 220mg di caffeina al giorno.
Oppure nei lunghi viaggi in aereo: un volo a lungo raggio con diversi fusi orari può determinare la sensazione di jet lag, causa di un’estrema sonnolenza o veglia nelle ore sbagliate.
Il consumo di caffè è associato a una maggiore attenzione e può aiutare a gestire la stanchezza in coloro che soffrono di jet lag.
Lunghi viaggi in auto
Le ricerche della Commissione Europea hanno dimostrato che il rischio di incidente di una persona che si mette alla guida dopo 17 ore di veglia raddoppia. Nonostante ciò, solo il 23% dei guidatori dice di avere provato un forte senso di stanchezza mentre era alla guida e il 3% di essersi addormentato al volante. Bere caffè e un breve riposo aiutano a ridurre la sonnolenza nel guidatore.
Non solo: il caffè può contribuire a migliorare le prestazioni sportive
Sia durante le attività di resistenza che quelle ad alta intensità. Sempre l’Efsa è giunta alla conclusione che esiste un’associazione tra il consumo di caffeina e un aumento delle performance di resistenza. Nonché della capacità di resistenza e una riduzione dello sforzo percepito stimato durante l’attività.
Sebbene molta ricerca sia stata fatta su atleti allenati, gli studi sulle persone sedentarie e su quelle con una preparazione fisica inferiore suggeriscono che la caffeina può migliorare le performance anche in coloro che non sono allenati.
In sintesi, il caffè, grazie al suo principale componente attivo, la caffeina, contribuisce positivamente ad aumentare il grado di vigilanza. Infatti, un consumo di caffeina fino a 400mg al giorno (l’equivalente di fino a 5 tazze di caffè) può far parte di una dieta sana e bilanciata e uno stile di vita attivo.
Bibliografia
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