ERBA (Como) – Il corridoio non è un bar, basta chiacchiere in pausa caffè. A quattro anni dall’ultimo scontro, il segretario generale Giacomo dell’Olio richiama all’ordine i dipendenti del Comune di Erba.
Così, mentre si diffonde la notizia che la pausa alla macchinetta del caffè aumenta la produttività del 60%, il segretario generale del comune lombardo con una lettera invita i dipendenti a consumare in fretta il caffè, senza disturbare; in caso contrario la macchinetta verrà eliminata.
Tra i lavoratori serpeggia malumore: «Non si spara nel mucchio – dicono i rappresentanti sindacali di Cgil e Uil – se la prenda solo con gli eventuali responsabili».
Lettera di richiamo
La lettera di richiamo firmata dal segretario è indirizzata ai dipendenti. Ma la notizia si è presto diffusa fuori da Palazzo Majnoni ed è diventata oggetto di dibattito sindacale.
Il messaggio è chiaro: basta pause prolungate davanti alla macchinetta, con tanto di discussioni ad alta voce che finiscono per disturbare i colleghi al lavoro; il caffè va bevuto in fretta, se la situazione non cambia non resterà che togliere la macchinetta.
No comment dei dipendenti
Nessun dipendente commenta la lettera a microfoni accesi. Dietro garanzia dell’anonimato, però, molti lamentano un richiamo indiscriminato che rischia di far passare tutti per perditempo.
Vincenzo Falanga, segretario della Uil Fpl Como: «Il segretario – dice – non può sparare nel mucchio con una circolare. Se qualcuno si comporta male lo richiami personalmente con gli strumenti che ha a disposizione, si assuma le sue responsabilità senza fare di tutta l’erba un fascio».