domenica 22 Dicembre 2024
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Elettrodomestici, ancora segnali positivi dalle macchine da caffè

“In questo senso, dopo tanti anni di delocalizzazione, si sta assistendo al ritorno di alcuni segmenti produttivi, cottura e macchine per il caffè espresso ad esempio, nel nostro paese. La partita possiamo vincerla solo su prodotti tecnologicamente avanzati e non certo sui grandi volumi”

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MILANO – I dati 2016 relativi al mercato italiano di elettrodomestici sono positivi sia in sell-in sia in sell-out, come è emerso dall’incontro stampa con Manuela Soffientini (nella foto), presidente di Ceced, l’Associazione di Categoria che rappresenta in Italia i produttori di Apparecchi Domestici e Professionali.

Per il secondo anno consecutivo il mercato italiano degli apparecchi elettrodomestici registra un segno positivo: +2,7 il sell-in del periodo gennaio-novembre e + 2,5 il sell-out dello stesso periodo, secondo quanto stimato da GFK.

I dati sono, in estrema sintesi, quanto è emerso dalla conferenza stampa organizzata da Ceced il 13 dicembre che ha visto Manuela Soffientini, in qualità di presidente, presentare i trend e riassumere l’attività che ha visto impegnata l’associazione negli ultimi sei mesi.

“Sono stati mesi intensi che hanno visto la riorganizzazione di Ceced e la concentrazione del nuovo team su temi strategici per gli associati” ha commentato in apertura lavori il presidente.

“In particolare la nuova etichetta energetica, i decreti di attuazione sui RAEE, e il tema dell’economia circolare in termini di riuso e ricondizionamento dei prodotti che il decreto italiano dello scorso giugno ha posto alla ribalta”.

Priorità che impegneranno l’associazione anche nel 2017, un anno che parte con l’abbrivio di un 2016 che si chiude positivamente. I dati presentati, relativi ai primi dieci mesi, hanno registrato un andamento positivo in quasi tutti i comparti.

Per quanto riguarda in particola il sell-in del grande elettrodomestico, le migliore performance sono quelle registrate dalla lavastoviglie (+9,5%), seguita dai forni (+8,2%), piani di cottura (+6,8%).

Negativo solo il trend dei frigoriferi (-3,6%), con un distinguo per quelli da incasso che hanno registrato un +2% tra gennaio e ottobre.

“Un andamento che conferma come gli incentivi fiscali messi in atto a favore di chi acquista mobili, giovani compresi, abbia contribuito alla ripresa dei consumi”.

Dopo una lunga crisi della domanda, anche il comparto delle cappe aspiranti per uso domestico registra risultati leggermente positivi in volume (+0,5%) e in valore (+1,7%).

Intanto continua il processo di evoluzione tecnologica, prestazionale, ecologica innescato dai regolamenti su etichettatura energetica ed Ecodesign, che porta, sia pure ancora troppo lentamente, verso le fasce più alte.

Ed è proprio sul tema del valore che secondo Manuela Soffientini si gioca la partita per l’industria italiana che punta necessariamente su prodotti di qualità.

“In questo senso, dopo tanti anni di delocalizzazione, si sta assistendo al ritorno di alcuni segmenti produttivi, cottura e macchine per il caffè espresso ad esempio, nel nostro paese. La partita possiamo vincerla solo su prodotti tecnologicamente avanzati e non certo sui grandi volumi”.

E i dati di produzione  2016 (-6% in volume tra gennaio e settembre a parte i piani cottura che sono stabili) confermano il trend evidenziato dal presidente. Negativi anche i dati export (-10,6%) mentre l’Italia ha dato un importante contributo alla ripresa con un sell out che si allinea sostanzialmente al sell-in.

Dopo un inizio anno decisamente positivo, a partire dall’estate la crescita del grande elettrodomestico mostra segni di rallentamento, soprattutto per quanto riguarda i prodotti della libera installazione mentre è cresciuta la cottura, soprattutto con i modelli da incasso, sia nel canale “eldom” sia nel canale specializzato dei mobilieri, con performance sempre in forte crescita per i piani a induzione (+ 18% a valore) e per i forni dotati della funzione cottura a vapore (+68% a valore).

Le vendite on-line valgono il 7% a unità

Da sottolineare, infine, come l’impatto delle vendite on-line abbia raggiunto ormai un’importanza a unità di quasi il 7% (con un trend di crescita superiore al +50% nei primi otto mesi dell’anno), e un incremento delle vendite diffuso per tutti i prodotti, siano essi da libera installazione o da incasso.

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