MILANO – Eiji Ohashi fotografa i distributori automatici del suo Paese, il Giappone, dal 2008. I distributori automatici, “jihanki” in giapponese, sono distribuiti ovunque nel territorio nipponico: dalle fermate dei mezzi pubblici alle zone rurali e meno conosciute. Ciò permette a Eiji Ohashi di creare fotografie uniche che mostrano il rapporto tra uomo e natura. Riportiamo di seguito l’articolo di Federico Giuliani pubblicato su il Giornale.it.
Arte e distributori automatici in Giappone
MILANO – Luminosi di notte, appariscenti di giorno. Hanno la stessa forma, rettangolare, ma colori e dimensioni spesso differenti. In Giappone i distributori automatici si chiamano “jihanki”. Vendono di tutto, da batterie e ombrelli a vestiti per animali domestici. Non si trovano soltanto accanto alle fermate dei mezzi pubblici e nelle strade più affollate. Sono letteralmente ovunque.
Quasi come per incanto, si materializzano anche nel Giappone rurale, in mezzo alla natura, in luoghi dove si fatica a immaginare persino la presenza umana. Appaiono luccicanti, con le loro insegne in bella vista e decine di prodotti esposti pronti per essere acquistati.
Ebbene, questi distributori automatici sono i protagonisti principali della serie Roadside Lights del fotografo giapponese Eiji Ohashi, che ormai li immortala in tutto il Giappone dal 2008.
I distributori automatici del Giappone
Il signor Eiji ha dichiarato al sito il Giornale.it: “Tutto è iniziato 14 anni fa, quando mi sono legato emotivamente ai distributori automatici che vedevo sempre sulla strada di ritorno dal lavoro. Brillavano giorno e notte, con la pioggia o con la neve. Ad un certo punto mi sono reso conto che il Giappone è l’unico Paese al mondo in cui i distributori automatici si trovano per strada. Così ho iniziato a fotografarli”. La raccolta di queste foto ha dato vita alla serie Roadside Lights, in continuo aggiornamento ed esposta, tra l’altro, nel 2017 a Parigi alla Galerie&co199.
Per avere un assaggio dell’arte di Eiji basta dare uno sguardo al suo profilo Instagram. Qui si possono osservare soltanto alcuni dei suoi scatti, mentre tanti altri sono presenti sul suo sito e nei suoi lavori.
La fotografia di Eiji Ohashi
Le ultime immagini condivise con i follower ritraggono due distributori automatici bianchi a Shibuya e un distributore rosso posizionato accanto ad un lampione, su una strada apparentemente persa in mezzo al nulla. Con un po’ di pazienza, e scorrendo il profilo di Eiji, i lettori potranno viaggiare con la mente negli anfratti più remoti del Giappone.
I distributori automatici non sono stati messi dove si trovano per caso. È l’uomo che ha deciso come e dove posizionarli. Qual è, dunque, il tipo di rapporto tra uomo e natura incarnato dalle foto di Eiji?
Eiji ha aggiunto al sito il Giornale.it: “Credo che lo stato di natura e lo stato dell’uomo siano equivalenti. Tuttavia, la natura può esistere senza l’uomo, ma l’uomo non può esistere senza la natura”, ha spiegato il fotografo. In generale, gli esseri umani “cercano sempre la convenienza” e questo “può distruggere la natura e portare alla scomparsa degli stessi esseri umani”, ha aggiunto. “I distributori automatici sono il simbolo della ricerca di convenienza da parte della mente umana”.
Il rapporto tra uomo e natura
I distributori automatici sono, ovviamente, macchine. Eppure, negli scatti di Eiji sembrano assumere connotati umani, fondendosi, tra l’altro, con il paesaggio e gli elementi della natura.
La particolarità di queste foto, al di là del soggetto in sé, è racchiusa nel voler raccontare il Giappone attraverso uno dei suoi elementi più caratteristici: il distributore automatico, appunto.
Si intravede inoltre un evidente contrasto tra la modernità di questi macchinari e le antiche tradizioni architettoniche e culturali del Paese. Non solo: i jihanki sono il più delle volte soli, proprio come sola è la maggior parte delle persone che vive nelle megalopoli giapponesi e del mondo moderno.
La serie Roadside Lights ci porta a fare altre considerazioni. “Il fatto che i distributori automatici possano essere collocati ovunque dimostra quanto il Giappone sia sicuro”, afferma ancora Eiji a Il Giornale.it.
Immaginate un distributore automatico posizionato in una strada secondaria di una grande capitale europea, a Milano oppure Londra: quanto potrebbe mai resistere prima di essere distrutto o vandalizzato?
Eiji torna a parlare del rapporto tra uomo e natura, o meglio tra uomo e paesaggio nel sito il Giornale.it. “I distributori automatici sono presenti ovunque in Giappone. D’altro canto, però, questo è anche un simbolo della mancanza di considerazione per il paesaggio urbano e il design della città”. Nel frattempo, i jihanki continuano a illuminare le giornate giapponesi, in compagnia della loro solitudine.