PARMA – L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha la sua sede a Parma, ha chiesto, e poi accettato, le dimissioni immediate di Diana Banati, presidente e membro del consiglio di amministrazione dell’Efsa.
Banati, aveva informato l’Agenzia della sua intenzione di assumere delle responsabilità presso l’Ilsi, l’International Life Science Institutè, un organismo internazionale che raggruppa più di 400 imprese tra cui Monsanto, Syngenta, Dupont, Nestle, Kraft. L’Agenzia ha quindi chiesto le sue dimissioni con effetto immediato, in quanto le responsabilità presso l’Ilsi “sono incompatibili con il suo ruolo di presidente e membro del consiglio di amministrazione” dell’Efsa.
Presidente dal 2008, la scienziata ungherese era stata al centro di una viva controversia sull’indipendenza dell’Efsa, in materia di valutazione scientifica degli organismi geneticamente modificati (Ogm), proprio per le sue precedenti relazioni professionali all’Ilsi. A mettere in dubbio la sua indipendenza è stato tra l’altro, a livello europeo, l’eurodeputato Verde e leader del movimento no-global, il francese Jos Bov, sostenuto in Italia anche da Mario Capanna, presidente della fondazione Diritti genetici.