MILANO – Il caffè rimane immune al Coronavirus: come sottolineato da alcuni analisti, il mercato dei caffè arabica rimane “un’isola di stabilità” nel panorama delle materie prime. Stabilità relativa, dal momento che la volatilità è elevatissima e la situazione dei prezzi rimane molto fluida. Ma cosa sostiene i prezzi – di là dell’incidenza dei fattori momentanei, come il paventato sciopero nello scalo di Santos o le difficoltà nei porti di consegna dell’Ice Arabica.
Cerchiamo circoscrivere tre fattori importanti.
La produzione
Il quadro appare stabile sul fronte della produzione. La reperibilità di caffè arabica di qualità rimane relativamente limitata, soprattutto in centro America. In Colombia sta per iniziare il raccolto secondario (mitaca), che fornisce circa il 40% della produzione.
Di qui a giugno saranno necessari almeno 135 mila raccoglitori nelle aree di produzione. La Federazione nazionale dei produttori teme sin d’ora, che le misure di sicurezza sanitaria connesse all’emergenza Covid-19 possano rendere difficile il reperimento di manodopera qualificata.
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