MILANO – Il Covid-19 non colpisce allo stesso modo tutto il mondo del caffè. La supply chain globale ha retto e i commerci non si sono fermati, ma le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria e alla crisi economica rivelano criticità e squilibri che potrebbero danneggiare molti Paesi.
E ridurre l’offerta di caffè di qualità. Se in Brasile le operazioni di raccolta procedono regolarmente, pur con quale rallentamento dovuto alle misure di sicurezza, i produttori di altri paesi fanno i conti con problemi organizzativi, di liquidità e manodopera, che si aggiungono a quelli creati dalla ridotta domanda di caffè speciali dovuta al calo dei consumi nel fuori casa e alla perdita di potere d’acquisto nei paesi consumatori.
Differenze evidenziate dai report che giungono dalla aree di produzione. In Brasile – come già detto –competitività e organizzazione del settore unite alla maggiore meccanizzazione nelle operazioni di raccolta ovviano alla più complessa gestione della manodopera in tempi di pandemia.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.