MILANO – Cioccolato per addolcire pene amorose o lo stress lavorativo. Ma cercare conforto nel cibo per combattere insoddisfazione e malumore è veramente una soluzione che funziona? Secondo ricerche recenti, l’emotional eating potrebbe essere addirittura controproducente: cioccolato, merendine e snack vari non riducono infatti lo stress. Il sito Benessereblog cita, in merito, uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università della California.
Quali le conclusioni? L’effetto confortante di alcuni cibi (snack grassi e salati e goduriosi dolci pieni di zuccheri) non sarebbe più efficace di quello esercitato da frutta e verdura.
Alimenti, questi, con i quali si può combattere la fame emotiva conseguendo gli stessi risultati ma senza conseguenze per la salute.
Nello specifico, ad essere state analizzate sono state 150 donne alle prese con un evento piuttosto stressante (un discorso in pubblico). Consumare i propri cibi preferiti non avrebbe prodotto alcun significativo miglioramento dell’umore.
In nessuno caso, infatti, si sono osservate variazioni sull’atteggiamento o su altri indicatori di stress come i livelli di cortisolo.
Insomma, meglio preferire un’alimentazione healthy che sfondarsi di cibo spazzatura o cioccolato mediocre. Lo junk food, oltre a non fornire alcun supporto di tipo psicologico, alla lunga crea inevitabilmente problemi di salute.
Ma, non volendoci dare per vinti, potremmo citare un altro studio – questa volta australiano – riportato in un articolo scientifico pubblicato su Nutrients. Il 45% del campione intervistato per la ricerca ha dichiarato che, seppur consapevole della sua inefficacia nella gestione di ansie e stress, utilizza ugualmente il cibo come coccola e rimedio contro i problemi quotidiani.
L’importante è trovare il modo di farlo nella maniera più salutare possibile e, fortunatamente, sono molte le attività a produrre un significativo miglioramento dell’umore. Leggere o fare sport sono tra queste.