Il caffè Galante è l’ultimo caffè storico siciliano che conserva gli arredi liberty degli anni ’20: nel locale tutto è rimasto identico a quando l’attività commerciale è stata inaugurata nel 1929. Nel nostro Paese sono molti i locali, amati e frequentati in passato da intellettuali e artisti per la raffinatezza e l’accoglienza degli ambienti, trasformati poi in veri e propri monumenti da visitare in città come, ad esempio, il Caffè degli specchi o il Tommaseo a Trieste (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale d’informazione Balarm.
Il caffè Galante in Sicilia
“Il caffè Galante era un vero cenacolo. Era una sorta di Pedrocchi o di Florian nostrano (…) con i suoi tavolinetti dal ripiano di marmo di Carrara leggiadramente sostenuto da tralicci floreali in ferro battuto, le poltroncine di legno nero sobriamente avvolgenti, i lampadari dalla luce soffusa come abat-jour e le grandi specchiere alle pareti…”.
Così scriveva il professore Michele Angelo Mancuso nel volume “Una lontananza di anni luce”, ricostruendo atmosfere sofisticate e rammentando i personaggi che animavano quello straordinario “salotto letterario” di Patti (Me).
Il caffè Galante è l’ultimo caffè storico siciliano che conserva ancora gli arredi liberty degli anni ’20: nel piccolo e accogliente locale tutto è rimasto identico a quando l’attività commerciale è stata inaugurata nel 1929, al civico 15 di Via Regina Margherita.
Giuseppe Galante, il proprietario, fece realizzare quasi cento anni fa, dalle migliori maestranze cittadine, i tavolini in ferro battuto, la boiserie bianca, gli infissi in legno con semplici intarsi, le vetrinette, il lampadario a più bracci, il comodo bancone dove servire i clienti e sul fondo della parete la grande scaffalatura per i liquori, i bicchieri, piattini e tazzine.
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