MILANO – Quante volte abbiamo avuto voglia di cioccolato ma abbiamo resistito alla tentazione per paura di ingrassare? E’ ormai opinione comune che si tratti di un ingrediente poco indicato per la linea.
La verità, però, è che la fava di cacao, di per sé, è uno cibi più nutritivi che esistano: il problema è il modo in cui viene trattato.
Lo sanno bene le fondatrici di iQ Chocolate, una startup del Regno Unito che ha creato la prima barretta di cioccolato completamente biologica.
La tavoletta con basso indice glicemico
La rivoluzione alimentare che ha preso piede già da diversi anni ha visto crescere un interesse sempre più grande su ciò che mettiamo sulle nostre tavole. Mai come ora siamo consapevoli di mangiare o meno le cose giuste.
Questo non significa però che dobbiamo rinunciare ai piccoli peccati di gola. iQ Chocolate ha creato il cioccolato biologico “dal seme alla tavoletta”. La produzione è libera da tutti i 14 allergeni (tra cui noci, glutine, frumento e soia) ed è a basso indice glicemico, il che significa che previene livelli alti di glucosio.
La dolcezza del cioccolato viene dal nettare del fiore di cocco, di per sé un “super alimento” particolarmente ricco di potassio, magnesio, zinco e ferro; una fonte deliziosamente naturale delle vitamine B1, B2, B3, B6 e C.
È anche molto ricco di altri minerali ed enzimi che aiutano un lento assorbimento nel flusso sanguigno, ideale per i diabetici di tipo 1 e 2.
iQ Chocolate ha creato un prodotto antiossidante, assolutamente delizioso, in una varietà di sapori vivaci. Si può finalmente mangiare del cioccolato senza sensi di colpa.
Un super alimento che è anche buono
Le fondatrici Kate e Jane raccontano che si può mangiare il cibo preferito ed essere in buona salute. iQ Chocolate ha deciso di mantenere i benefici per la salute della fava di cacao al suo stato naturale, esaltandone il gusto con una ricetta che regala un ottimo sapore.
Le fondatrici si sono avvalse dell’arte e della scienza di lavorazione del cioccolato dal seme nei modi tradizionali, verificando i risultati passo dopo passo.
Con l’aiuto del Rowett Institute of Nutrition and Health alla Aberdeen University, Kate e Jane hanno provato e testato i vari semi.
Questi rigorosi test sono andati avanti per qualche tempo. Il problema si è creato una volta che l’azienda ha trovato una formula e messo sul mercato il prodotto, convinta che i clienti fossero soddisfatti delle proprietà e, soprattutto, del gusto.
Purtroppo non è stato così, il mercato non ha risposto come ci si aspettava. Kate e Jane hanno finito per mettere in comune i propri fondi per iniziare il processo di produzione da sole.
Dopo aver cambiato ricetta e testato di nuovo il prodotto, hanno ottenuto il sigillo di approvazione dallo chef Mark Greenaway.
La sua approvazione ha fatto decollare gli affari. Quando iQ Chocolate è arrivato sugli scaffali del Whole Foods Market di Edimburgo e di Glasgow, la società ha ottenuto due stelle nelle Great Taste Awards.
Ora la domanda di questo tipo di cioccolato è in enorme crescita anche nel mondo sportivo, ma non solo: il suo potenziale di rallentamento del declino cognitivo in età avanzata sta attirando fasce sempre più ampie di clientela.
iQ Chocolate oggi viene esportato in 13 paesi, ma i piani di Kate e Jane sono di espandere ancora di più il proprio business.
Lucia Lorenzini