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giovedì 21 Novembre 2024
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Ecco il primo gelato alla vaniglia creato dalla plastica riciclata con enzimi e batteri

La studentessa Eleonora Ortolani: "Come italiana e amante del food sono stata portata a pensare se fosse possibile rendere edibile ciò che non lo è e se la gente potesse aprirsi al futuro del cibo ed esplorarlo in maniera creativa"

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Eleonora Ortolani, studentessa di 27 anni vincitrice di una delle borse di ricerca della Fondazione Swarovski “Creatives for Our Future”, ha ideato il progetto che prevede la trasformazione della plastica in un gelato alla vaniglia grazie all’utilizzo di particolari enzimi e batteri. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul portale Affari Italiani.

Da plastica a gelato: il progetto di Eleonora Ortolani

MILANO –  Il progetto si chiama Guilty Flavours (gusti colpevoli) e ha coinvolto anche chef, scienziati ed esperti di cibo e consiste nell’utilizzare enzimi digestivi e batteri per trasformare i rifiuti in plastica in un gelato commestibile.

“Come italiana e amante del food sono stata portata a pensare se fosse possibile rendere edibile ciò che non lo è e se la gente potesse aprirsi al futuro del cibo ed esplorarlo in maniera creativa”, ha spiegato Ortolani al Corriere della Sera.

Per realizzare il gusto di vaniglia, la studentessa al master in “Material Futures” alla Central Saint Martins di Londra, ma che ha seguito anche il corso di design al Politecnico di Milano, si è rivolta a un laboratorio di Edimburgo: “Da lì mi hanno mandato i batteri e quello che ho fatto è stato creare questo primo esempio di cibo”.

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