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venerdì 22 Novembre 2024
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Valdarno: primo bar didattico per l’inserimento di allievi diversamente abili

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FIGLINE VALDARNO (Firenze) – È stato inaugurato all’interno dell’Istituto Alberghiero Vasari di Figline Valdarno (Firenze), il primo Bar didattico pensato espressamente per i per studenti diversamente abili. Qui – insieme agli studenti delle classi del triennio, che fanno da “tutor” – questi ragazzi potranno fare una sperimentazione sul campo, in un ambiente comunque “protetto”.

E muovere i primi passi nel mondo del lavoro: imparare a servire caffè e cappuccini; o ad allestire un buffet, rimanendo però sempre in un ambito conosciuto: quello, appunto, della propria scuola.

Il meccanismo della peer education

Sono più di una trentina i giovani con disabilità che, grazie a questo progetto, potranno mettersi alla prova. Con loro ci saranno, oltre ai docenti, anche altri studenti più grandi, che faranno da “tutor”. Grazie al meccanismo della peer education, l’educazione che si trasmette appunto ‘tra pari’.

Lavoreranno insieme al bar dell’istituto, e serviranno colazioni e caffè a docenti, tecnici, collaboratori scolastici e studenti della scuola.

“Il bar didattico è un vero e proprio bar in cui gli alunni esercitano quella che sarà la loro professione” – ha spiegato il Dirigente scolastico, professor Alessandro Papini. “La particolarità di questo bar didattico è che la conduzione è affidata agli allievi diversamente abili, che possono fare pratica professionale svolgendo una vera e propria alternanza scuola-lavoro in un ambiente e un contesto protetto. Il plusvalore professionale è fornito dai compagni delle classi terminali, che svolgono il ruolo di tutor. E ovviamente dai docenti di sala e bar, che in questo caso sono dei maestri di palcoscenico che restano ai lati”.

Un progetto inclusivo

“È un progetto pienamente inclusivo, che rientra nella filosofia del nostro istituto – ha aggiunto la professoressa Maria Somma – i ragazzi diversamente abili sono integrati in vari progetti, e questo bar didattico ne è una sintesi. La bellezza del progetto sta proprio nel fatto che tutti i ragazzi lavorano insieme”.

“Il compito dei peer educator – ha concluso il professor Poli – è quello di accompagnare e affiancare i compagni con disabilità nei compiti che devono svolgere nel servizio del prodotto”.

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