L’idea è venuta alla barista forsempronese Marzia Formica. La signora, sposata con due figli, lavora al Bar del Sasso (la stazione di servizio sulla superstrada che sta proprio sotto ai Cappuccini) ormai da vent’anni. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata su Il Resto del Carlino.
Il cappuccino rosa
MILANO – Rosa. Un cappuccino rosa. Un tocco di alchermes et voilà, il gioco è fatto. Poi, per chi non volesse bere alcolici di prima mattina, c’è anche l’alternativa con del colorante per dolci. L’idea è venuta alla barista forsempronese Marzia Formica, 53 anni portati in splendida allegria, un grande sorriso che conquista e una evidente passione per il suo lavoro.
La signora, sposata con due figli, lavora al Bar del Sasso (la stazione di servizio sulla superstrada che sta proprio sotto ai Cappuccini) ormai da vent’anni, anche se in tasca ha un titolo di studio nel campo della moda.
“L’idea – racconta – mi è balzata in testa quando è stato annunciato l’arrivo a Fossombrone della tappa del Giro d’Italia. Mi piace sbizzarrirmi nella creazione di cappuccini un po’ particolari, per esempio il mio Sbrodolone (che come dice il nome deborda oltre la tazza), e l’occasione mi è sembrata giusta per inventarne uno nuovo, colorato di rosa come il Giro d’Italia”.
Il rosa come lo ottiene? “Con un goccino di alchermes, che dà quel certo retrogusto alcolico niente male. Ma ai clienti che non amano l’alcol offriamo la scelta del solo colorante alimentare.”
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