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venerdì 22 Novembre 2024
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Ecco gli interventi sul presente e il futuro del caffè in Italia

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TRIESTE – Riuniti nella sala conferenze della Bazzara 50 esperti di caffè hanno alla fine dei lavori applaudito la coraggiosa proposta di Giorgio Caballini per un’unità d’intenti delle associazioni del settore.

La proposta di Caballini è arrivata al termine di una intensa giornata di lavori nel corso dei quali diversi relatori si sono alternati al microfono. Vediamo i temi degli interventi. Tutti saranno approfonditi e ampliati nei prossimi giorni da una serie di video realizzati durante e a margine del convegno.

Ma veniamo ai lavori che sono stati aperti da Luigi Morello, direttore della Mumac Academy – Gruppo Cimbali. Morello ha affrontato il tema: “Il ruolo strategico della formazione continua”.

Ha proseguito Giorgio Grasso, consigliere di amministrazione ARC, Aziende riunite caffè, con una relazione su “La coscienza e la conoscienza della qualità del caffè crudo”.

È poi intervenuto Maurizio Giuli, direttore marketing de La Nuova Simonelli su “L’espresso nel mondo: l’evoluzione”.

Subito dopo il professor Giorgio Graziosi di DNA Analityca ha riferito sulle “Nuove frontiere del dna al servizio del torrefattore”.

Carlo Odello, consigliere di amministrazione IIAC (Istituto internazionale assaggiatori del caffè) ha portato la sua esperienza con una relazione su “Analisi sensoriale dell’espresso italiano in Italia e all’estero”.

Non sono poi mancati due interventi su fiere di settore: Sigep 2016 e Triestespresso Expo 2016.

Dopo la prima tornata di interventi e dopo un video intervento di Patrick Hoffer presidente del CPC (Consorzio promozione caffè), è tornato al microfono Giorgio Grasso, questa volta nella veste di consigliere di amministrazione del Comitato Italiano del Caffè che ha parlato delle “Attività del Comitato Italiano del caffèe del CPC, Consorzio promozione caffè”.

È poi toccato a Massimiliano Fabian, presidente dell’Associazione caffè Trieste e vice presidente del TCC Trieste coffee cluster parlare delle due associazioni e di “Trieste capitale del caffè.

Il Conte Giorgio Caballini di Sassoferrato, presidente del GITC (Gruppo Italiano Torrefattori caffè) ha poi portato la sua testimonianza du “Da Triveneto a Italiano, dal 1954 a fianco dei torrefattori”.

Alessandro Polojac, presidente dell’Ica (Italian coffee association, associazione italiana del caffè) ha svolto la sua relazione sul tema “Dare Voce alle piccole e medie aziende del comparto caffè”:

Maurizio Giuli, questa volta in veste di presidente dell’Ucimac (Unione costruttori italiani macchine da caffè) ha riferito su “Consolidae la leadership delle macchine da caffè Made in Italy”.

Per ultimo ha preso la parola Dario Ciarlantini, Coordinatore Nazionale Scae Italia sul tema “Perché promuovere lo speciality coffeee in Italia”.

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