domenica 22 Dicembre 2024
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Ecco gli interni del Caffè FENDI di Roma nel Palazzo della Civiltà Italiana

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ROMA – Il FENDI Caffè a Roma durante il giorno accoglierà dipendenti, clienti e ospiti della Maison. Lo spazio, che si trova al pianterreno del Palazzo della Civiltà Italiana, ha pareti e pavimenti in cemento grezzo con inserti in parquet ed è arredato con mobili vintage, elementi contemporanei da collezione e disegni commissionati da FENDI nelle tonalità naturali del grigio, del legno e del verde.

Un corridoio con arredi vintage anni ’60 e foto del Palazzo della Civiltà Italiana scattate da Karl Lagerfeld, dove si può gustare un caffè prima o dopo il lunch, funge da accesso allo spazio, annunciato dalla scritta al neon FENDI Caffè sulla parete.

La postazione del bartender, illuminata da un’insegna, presenta numerose nicchie contenenti centinaia di Flower Bottles colorate create dal celeberrimo artista floreale giapponese Azuma Makoto, e un bancone di Controprogetto in legno riciclato, resina e cemento.

Di fronte al bar, la zona biblioteca è arredata con una libreria totemica in legno, con nicchie di diverse dimensioni che ospitano le Flower Bottles di Azuma Makoto, libri di design, arte e architettura e le pubblicazioni della Maison FENDI.

Due lunghi tavoli in legno riciclato, resina e cemento, sempre di Controprogetto, si staccano da entrambi i lati della libreria, mentre dal terzo tavolo, culminante in un divano grigio chiaro a forma di U, ne emerge un altro ancora.

Le luci orizzontali sopra i tavoli sono oggetti realizzati dal designer olandese Piet Hein Eek, autore anche del progetto Custom Cabinet, posto vicino a una sala da pranzo riservata.

La sua opera, ispirata al riutilizzo dei materiali, è composta da una struttura in acciaio con ante ricavate da porte e finestre vintage contenenti centinaia di Botanical Bottles di Azuma Makoto.

Il Privé può accogliere fino a sette ospiti e comprende un esclusivo tavolo di Naturedesign in legno di olmo, alcune applique di Bocci, azienda canadese specializzata nel lighting design, e una serie di lampade a sospensione in vetro riciclato di Sander Wassink.

A destra, una piattaforma ospita la Brasserie, uno spazio con lampade retrò, divani in velluto e tavoli rotondi con rivestimento in piastrelle vintage o in cemento modellato con l’iconica pelle Selleria di FENDI.

Lo spazio centrale è occupato da quattro grandi tavoli rotondi bianchi e azzurri, realizzati dal designer olandese Piet Hein Eek con travi riciclate e tubi smontati, e da un bancone quadrato in legno: al centro, l’apparecchio modulare a led di Bocci 16 Trees, composto da fusti e rami, come un vero albero.

A sinistra c’è lo Zinc Bar, un lungo bancone di Controprogetto in lamiera zincata, con vani per cavi di ricarica USB.

È sovrastato da cascate di Tillandsia, una pianta che non richiede terriccio, ma riceve acqua e nutrimento per via aerea.

Nella parte retrostante, i séparé in legno di castagno di Controprogetto rendono più intima la colazione, mentre la parete è ricoperta da un giardino verticale che valorizza e ossigena l’ambiente.

La cura dei dettagli e il rispetto della natura caratterizzano anche gli alimenti di Pedevilla, dal breakfast alla pausa pomeridiana, passando per la colazione.

Ogni piatto è preparato quotidianamente con prodotti freschi, ed è possibile ordinare pasti vegani, vegetariani e per celiaci.

Attraverso Fendi Caffè, la Maison intende promuovere le relazioni e il benessere dei propri collaboratori, finalmente riuniti nella sede di Palazzo della Civiltà Italiana.

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