mercoledì 22 Gennaio 2025

Ecco gli interni del Caffè FENDI di Roma nel Palazzo della Civiltà Italiana

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ROMA – Il FENDI Caffè a Roma durante il giorno accoglierà dipendenti, clienti e ospiti della Maison. Lo spazio, che si trova al pianterreno del Palazzo della Civiltà Italiana, ha pareti e pavimenti in cemento grezzo con inserti in parquet ed è arredato con mobili vintage, elementi contemporanei da collezione e disegni commissionati da FENDI nelle tonalità naturali del grigio, del legno e del verde.

Un corridoio con arredi vintage anni ’60 e foto del Palazzo della Civiltà Italiana scattate da Karl Lagerfeld, dove si può gustare un caffè prima o dopo il lunch, funge da accesso allo spazio, annunciato dalla scritta al neon FENDI Caffè sulla parete.

  • CIMBALI M2

La postazione del bartender, illuminata da un’insegna, presenta numerose nicchie contenenti centinaia di Flower Bottles colorate create dal celeberrimo artista floreale giapponese Azuma Makoto, e un bancone di Controprogetto in legno riciclato, resina e cemento.

Di fronte al bar, la zona biblioteca è arredata con una libreria totemica in legno, con nicchie di diverse dimensioni che ospitano le Flower Bottles di Azuma Makoto, libri di design, arte e architettura e le pubblicazioni della Maison FENDI.

Due lunghi tavoli in legno riciclato, resina e cemento, sempre di Controprogetto, si staccano da entrambi i lati della libreria, mentre dal terzo tavolo, culminante in un divano grigio chiaro a forma di U, ne emerge un altro ancora.

Le luci orizzontali sopra i tavoli sono oggetti realizzati dal designer olandese Piet Hein Eek, autore anche del progetto Custom Cabinet, posto vicino a una sala da pranzo riservata.

La sua opera, ispirata al riutilizzo dei materiali, è composta da una struttura in acciaio con ante ricavate da porte e finestre vintage contenenti centinaia di Botanical Bottles di Azuma Makoto.

Il Privé può accogliere fino a sette ospiti e comprende un esclusivo tavolo di Naturedesign in legno di olmo, alcune applique di Bocci, azienda canadese specializzata nel lighting design, e una serie di lampade a sospensione in vetro riciclato di Sander Wassink.

A destra, una piattaforma ospita la Brasserie, uno spazio con lampade retrò, divani in velluto e tavoli rotondi con rivestimento in piastrelle vintage o in cemento modellato con l’iconica pelle Selleria di FENDI.

Lo spazio centrale è occupato da quattro grandi tavoli rotondi bianchi e azzurri, realizzati dal designer olandese Piet Hein Eek con travi riciclate e tubi smontati, e da un bancone quadrato in legno: al centro, l’apparecchio modulare a led di Bocci 16 Trees, composto da fusti e rami, come un vero albero.

A sinistra c’è lo Zinc Bar, un lungo bancone di Controprogetto in lamiera zincata, con vani per cavi di ricarica USB.

È sovrastato da cascate di Tillandsia, una pianta che non richiede terriccio, ma riceve acqua e nutrimento per via aerea.

Nella parte retrostante, i séparé in legno di castagno di Controprogetto rendono più intima la colazione, mentre la parete è ricoperta da un giardino verticale che valorizza e ossigena l’ambiente.

La cura dei dettagli e il rispetto della natura caratterizzano anche gli alimenti di Pedevilla, dal breakfast alla pausa pomeridiana, passando per la colazione.

Ogni piatto è preparato quotidianamente con prodotti freschi, ed è possibile ordinare pasti vegani, vegetariani e per celiaci.

Attraverso Fendi Caffè, la Maison intende promuovere le relazioni e il benessere dei propri collaboratori, finalmente riuniti nella sede di Palazzo della Civiltà Italiana.

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