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Come bere un caffè può salvarci la vita quando siamo alla guida di un veicolo

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MILANO – Oltre a essere buono e a fare bene, il caffè – per le sue proprietà eccitanti e tonificanti – ci aiuta anche a stare svegli. E a evitare i colpi di sonno, spesso letali quando siamo alla guida. Un caffè, insomma, può salvarci la vita.

Tanto che le stesse case automobilistiche, nella strumentazione dei loro modelli, utilizzano spesso un’icona con la tazzina di caffè, quando rilevano segni di affaticamento da parte del conducente. Dicendogli che è ora di fare una pausa.

E di prendere un caffè, come spiega Carlo Cimini in questo articolo che riprendiamo da L’Automobile.

Il tema della prevenzione degli incidenti stradali causati dalla distrazione e dai colpi di sonno è sempre attuale.

E prendere un caffè per spezzare un viaggio lungo può anche salvarci la vita

grazie alle proprietà dell’alcaloide naturale, meglio conosciuto come caffeina, che aiuta ad aumentare l’attenzione di chi sta al volante.

“Prendi un caffè”

Mercedes-Benz dieci anni fa ha presentato il sistema di allarme sonnolenza ed è stata una dei primi brand a farlo: la tecnologia è in grado di riconoscere i tipici segni di affaticamento e indurre i guidatori a fermarsi per qualche minuto.

L’Attention Assist Pause emette un segnale acustico e fa lampeggiare un messaggio inequivocabile sul display nel quadro strumenti, attivo a velocità comprese tra 60 e 200 chilometri all’ora. Il simbolo di questo alert è una tazzina di caffè stilizzata nel quadro strumenti. Ed è ora di serie su tutti i modelli della Stella.

Anche Volvo – col Driver Alert Control – e il gruppo Volkswagen hanno progettato sistemi simili che individuano e avvisano allo stesso modo eventuali segni di stanchezza di chi è alla guida.

Carlo Cimini

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