Il segreto per preparare un caffè espresso più intenso sta nel macinare i chicchi con la giusta umidità: questo permette di ridurre le cariche elettrostatiche che si generano a causa della frizione, proprio come avviene nel magma durante le eruzioni vulcaniche. Approfondiamo l’argomento con la lettura della prima parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.
Come preparare un espresso più intenso: il segreto dalle eruzioni vulcaniche
MILANO – Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Matter da un’insolita collaborazione tra chimici e geologi dell’Università dell’Oregon, negli Stati Uniti.
“Durante l’eruzione – spiega il primo autore dello studio e vulcanologo Joshua Méndez Harper – il magma si rompe in tante piccole particelle che poi escono dal vulcano in un grande pennacchio e, durante l’intero processo, quelle particelle si sfregano l’una contro l’altra e si caricano fino a produrre dei fulmini. Grosso modo è la stessa cosa che accade durante la macinazione del caffè, quando si prendono i chicchi e si riducono in polvere fine”.
I ricercatori hanno misurato l’elettricità statica prodotta macinando diversi tipi di chicchi di caffè, tostati in maniera industriale o casalinga, che variavano in base a fattori come il paese d’origine, il metodo di lavorazione (naturale o decaffeinato), il colore della tostatura e il contenuto di umidità. Hanno così scoperto che viene prodotta meno elettricità quando il caffè ha un contenuto di umidità interna più elevato e quando viene macinato in modo più grossolano.
La tostatura chiara produce meno carica, mentre le tostature più scure producono una carica complessiva maggiore.
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