MILANO – Un team di ricercatori dell’Università della Pennsylvania ha creato un metodo per ottenere una miscela di caffè più forte utilizzando meno chicchi,naturalmente per la preparazione del caffè americano. La ricerca, riportata su Physics of Fluids, si è concentrata su come rendere più efficiente la preparazione di una delle bevande più consumate al mondo, soddisfacendo in tal modo l’elevata domanda globale. Nello studio è stato esplorato in particolare il metodo del filtrato con tecnica pour-over.
Lo studio sul caffè dell’Università della Pennsylvania
Per rivelarne le dinamiche interne, sono stati sostituiti inizialmente i fondi di caffè opachi con particelle di gel di silice in un cono di vetro, osservando il processo con un foglio laser e una telecamera ad alta velocità.
È stato scoperto un effetto valanga che porta a un forte mescolamento a diverse altezze di versamento, anche con un getto pour-over delicato. Inoltre, è stato constato che questo mescolamento non è significativamente influenzato da uno strato di grani galleggianti, spesso presente nei pour-over.
Successivamente, sono stati condotti esperimenti con fondi di caffè reali per misurare il rendimento di estrazione dei solidi totali disciolti.
Questi risultati indicano che l’estrazione del caffè può essere ottimizzata prolungando il tempo di mescolamento con versamenti più lenti ma più efficaci, sfruttando le dinamiche dell’effetto valanga.
“Quello che consigliamo è di alzare il livello di versamento il più possibile, mantenendo comunque un flusso laminare, in cui il getto non si interrompe quando colpisce la polvere di caffè”, ha affermato l’autore Ernest Park.
Questo suggerisce che, invece di aumentare la quantità di chicchi, il profilo sensoriale e la forza della bevanda possono essere regolati variando la velocità del flusso e l’altezza di versamento. In questo modo, l’efficienza dell’estrazione potrebbe essere meglio controllata, contribuendo a ridurre la pressione sulla domanda globale di chicchi di caffè.