MILANO – c-Lecta, una società globale di biotecnologie, con leadership tecnologica nell’ingegneria enzimatica e nello sviluppo di bioprocessi, e ANKA, piattaforma di innovazione con un focus sul settore del caffè, hanno sviluppato Acrylerase, un nuovo enzima alimentare che riduce l’acrilammide contenuta nel caffè solubile e nelle bevande ready-to-drink.
Secondo quanto scrivono le due aziende, questa tecnologia brevettata è la prima a intervenire direttamente sull’acrilammide e offre, per questo, significativi vantaggi rispetto alle misure di mitigazione esistenti.
Una tecnologia che potrebbe fornire dunque un importante contributo alla sicurezza alimentare e all’immagine di prodotto di merceologie importanti per l’industria del caffè, quali i preparati istantanei e le bevande rtd al caffè.
Il pericolo acrilammide continua a far parlare di sé e il caffè è uno degli alimenti nel mirino. L’acrilammide è una sostanza chimica, che si forma naturalmente nei prodotti alimentari amidacei durante la cottura ad alte temperature.
Tale sostanza, se ingerita a lungo, danneggia il patrimonio genetico provocando tumore al colon o al retto. Test e ricerche hanno notevolmente ridimensionato l’allarme per quanto riguarda la torrefazione del caffè.
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