MILANO – Svolta verde di Nestlé in terra nipponica: le confezioni di plastica dei KitKat saranno sostituite da packaging fatti al 100% di carta per origami, con tanto di istruzioni stampate sulle confezioni per realizzare le figure.
Il debutto del packaging ecologico è avvenuto a fine settembre per i KitKat Mini. Gli imballaggi in carta per il formato normale arriveranno il prossimo anno.
Nielsen ha accertato in alcune ricerche che i marchi che sposano iniziative sostenibili incrementano le vendite. E i produttori di cioccolato sono in cima alla lista, con un +16% rispetto a una media del 5% delle altre categorie merceologiche.
L’iniziativa è meritoria, anche se alcuni la tacciano di greenwashing
Ossia di ecologismo di facciata, volto soprattutto a costruirsi una falsa rispettabilità ambientale. Nestlé è infatti uno dei maggiori produttori mondiali di rifiuti di plastica. E anche per questo il gruppo elvetico, al pari di altre multinazionali del food, è stato al centro di polemiche.
La scelta è comunque di sicuro impatto. ll Giappone, ricorda Trendwatching è il più grande mercato al mondo per KitKat, con circa 4 milioni venduti ogni giorno.
Il passaggio a un involucro in carta sostenibile dovrebbe permettere a Nestlé di ridurre l’uso della plastica nell’ordine di 380 tonnellate l’anno.
E inizia a mettere in pratica la dichiarazione d’intenti della multinazionale di rendere tutto il suo packaging riciclabile o riusabile entro il 2025.
L’idea degli origami, infine, è una grande trovata,
che speriamo venga introdotta anche in Italia. A cominciare dal packaging del KitKat al tè matcha.