MILANO – Una vicenda di tariffe pubbliche, quella dei dehors, che riguarda (quasi) tutta l’Italia. Sono pochissimi i municipi che non hanno ripreso l’esazione dei diritti di occupazione del suolo pubblico dopo il periodo di gratuità in coincidenza con il picco dei casi Covid, quando non si poteva consumare all’interno ma soltanto fuori.
Dal primo aprile, invece, si paga. E, soprattutto molti comuni, hanno ridotto di molto gli spazi a disposizione degli esercizi pubblici. I quali, in molto casi, avevano fatto investimenti ingenti per arredare gli spazi a disposizione.
Su tutti esaminiamo da vicino il caso di Firenze, città turistica per eccellenza, dove dal primo giorno di primavera, il 21 marzo, i tavolini sono potuti tornare all’aperto ma pagando la tariffa indicata dal municipio a decorrere dal primo aprile.
La nuova tariffa ha già dimostrato di piacere poco agli esercenti: a fronte di 1.300 richieste dell’anno scorso, questa volta sono state soltanto 150. La concessione, a Firenze, durerà fino al 6 novembre.
Dunque per i tavolini all’aperto si è di fronte ad una stretta: per bar e ristoranti ora la strada si paga.
Per quanto riguarda la città di Firenze le regole di Palazzo Vecchio, la sede del municipio fiorentino, sono più stringenti, prima fra tutte il fatto che dall’1 aprile il suolo pubblico dovrà essere pagato (è gratis fino al 31 marzo per disposizioni del governo), anche se con uno sconto del 20% rispetto alla tariffazione normale (che vale anche per i dehors ordinari).
E anche lo sconto ha frenato le richieste, con gli esercenti che volevano prima capire a quanto potesse ammontare, mentre la decisione di arrivare al 20% è stata presa in giunta da pochi giorni, visto lo scarso interesse degli addetti ai lavori.
Dehors a Firenze: via le fioriere sì alle ringhiere
Ma ci sono altri freni per gli esercenti. Per esempio il fatto di non poter occupare più di due stalli auto al di fuori del centro storico, al massimo uno all’interno della parte antica. Inoltre la richiesta potrà essere fatta al municipio soltanto da esercizi che fanno somministrazione.
Inoltre è scatta la norma secondo la quale non si potranno mettere sedie e tavolini extra dall’altra parte del marciapiede rispetto al locale. E poi, altra novità di quest’anno, per delimitare lo spazio extra serve una ringhiera in metallo, mentre fino allo scorso anno poteva bastare anche una fioriera.
Per questo è possibile che a Firenze e in tutta Italia alla fine le richieste di occupazione del suolo pubblico saranno inferiori a quelle previste dai municipi. Con buona pace degli investimenti fatti nei due anni passati per arredare i dehors.