MILANO –Il caffè continua a essere essenziale negli Usa per la produttività sul posto di lavoro. Lo dimostra un sondaggio realizzato da NPD e Group CareerBuilder per conto della catena Dunkin’ Donuts, in occasione della giornata nazionale del caffè, celebrata con varie iniziative sabato scorso in tutti gli States. Secondo il sondaggio condotto su un campione della popolazione adulta di oltre 4.000 persone, ben il 43% degli intervistati dichiara di rendere di meno sul lavoro senza la carica di una tazzina di caffè.
I risultati variano notevolmente da professione a professione. Le categorie che presentano la maggiore percentuale di “caffè-dipendenti” sono quelle degli addetti del servizi e dei ricercatori. Seguono a ruota i venditori, gli infermieri, i giornalisti, i dirigenti, gli insegnanti, gli ingegneri. Dalla ricerca è emerso inoltre che il 63% dei lavoratori che bevono caffè hanno un consumo di 2 o più tazze nell’arco della giornata lavorativa. La maggioranza degli intervistati di età compresa tra i 18 e i 24 anni (62%) si dichiara meno produttiva se non può bere caffè; la percentuale rimane elevata (58%), anche nella fascia 25-34. Più della metà del campione beve almeno una tazza di caffè al giorno. Geograficamente, la percentuale è maggiore nel nord-est (64%) rispetto al sud (54%), al centro e all’ovest (51).
Dunkin’ Donuts: nel complesso, come già detto, il 43% dei consumatori abituali dichiara di essere meno produttivo se non può bere caffè
La percentuale risulta essere maggiore tra le donne (47%) rispetto agli uomini (40%). “Nella giornata nazionale del caffè celebriamo il ruolo importante e unico che il caffè riveste nella nostra vita quotidiana – ha dichiarato John Costello, chief global marketing and innovation officer at Dunkin’ Brands – come dimostra questo sondaggio, il caffè continua a diventare sempre più fondamentale sul posto di lavoro aiutando gli addetti di tutte le professioni a rimanere produttivi nell’arco della giornata”. “Il caffè è essenziale non soltanto per la carica di energia e produttività che riesce a fornire, ma anche perché favorisce la socializzazione tra i colleghi” ha aggiunto Cynthia McIntyre, vice presidente marketing & comunicazioni di CareerBuilder.