MILANO – Bere regolarmente due-tre tazze al giorno di tè, sia nero che verde, si associa a una riduzione del rischio di mortalità totale e cardiovascolare, ma anche di malattie cardiovascolari o metaboliche e di molti tumori. La conferma di questi effetti positivi del consumo di tè sul benessere e la salute giunge da una valutazione complessiva (la cosiddetta “umbrella review”) di 96 metanalisi di studi osservazionali, scelte per la loro qualità tra tutte quelle condotte e pubblicate fino al Novembre 2018.
In dettaglio, gli Autori hanno rilevato che, per ogni tazza di tè verde consumata in più ogni giorno, il rischio di mortalità totale si riduce del 4%. La riduzione è del 3%, invece, per ogni tazza di tè nero quotidiana in più. La massima riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause si è evidenziata per un consumo quotidiano di due-tre tazze di tè. Oltre questa quantità, non si ottiene alcun ulteriore vantaggio.
I benefici oncologici
Sul fronte oncologico, il consumo regolare di ogni tipo di tè (almeno tre tazze al giorno) si associa a una riduzione del rischio di cancro del fegato, del cavo orale, polmonare, tiroideo, gastrico, del tratto biliare. E di tumori come la leucemia e il glioma, con riduzioni del rischio comprese tra il 14 ed il 38%. Nessun effetto, invece, è stato rilevato su tumori molto diffusi come quello della mammella, della vescica, della prostata, del colon-retto.
Protegge dal rischio di infarto
Nei confronti della salute cardiovascolare il tè verde sembra giocare il ruolo preminente, per un consumo regolare di due-tre tazze al giorno, proteggendo dal rischio di infarto e di ictus, fatali e non fatali, ma anche di malattia ischemica cardiaca.
Almeno due tazze di tè quotidiane si assocerebbero inoltre a una migliore salute cognitiva. E, nello specifico, a una riduzione del 26% del rischio di morbo di Parkinson.
Effetto protettivo anche in gravidanza
Infine, si ipotizza che il consumo regolare di tè in gravidanza svolga un effetto protettivo sulla prole (riducendone il rischio di leucemia).
Gli effetti positivi della bevanda possono essere ricondotti all’apporto di polifenoli: come l’epigallocatechina gallato (tè verde), e i flavanoli, la teaflavina e la tearubicina (tè nero).
Attenzione alla temperatura
Gli Autori concludono ricordando che il tè deve essere consumato ad una temperatura non superiore ai 55-60°C, per evitare di danneggiare la mucosa esofagea e gastrica. Con un effetto che aumenta il rischio di tumori delle prime vie digestive.