MILANO – Il primo ottobre si è svolta una manifestazione che ha unito tutti i coffeelover nel mondo, l’International Coffee Day indetta dall’Ico, International coffee organization. Una giornata nata proprio a Milano durante Expo 2015. Che nell’edizione del 2018 si è caricata di un significato in più, sfruttando l’onda di questa ricorrenza all’aroma di caffè. Infatti, la giornata quest’anno è stata dedicata alle donne che lavorano all’interno della filiera caffeicola.
Un’idea che è risultata così interessante, da spingere Comunicaffè aD avviare un progetto, sviluppato in forma di rubrica, per una nuova serie di interviste che usciranno settimanalmente da lunedì prossimo
Per questo ci siamo rivolti a tutte le donne che conoscevamo e che sono legate per lavoro, dalla caffetteria alla dirigenza, al chicco e alla sua cultura. Tutte coloro che rendono possibile, attraverso la loro forza e le loro azioni, di consumare un caffè di qualità in ogni Paese. Magari anche andando oltre il semplice servizio, o la mansione a loro affidata: ma lasciando il segno verso un’evoluzione di questo rito di unione e condivisione tra generazioni, generi, status.
Donne riunite attorno all’espresso: scambio aperto
La qualità di una tazzina è qualcosa che comprende molti aspetti e, pertanto, è una questione piuttosto complicata e sfaccettata, esattamente come lo sono le donne. Donne che danno un tocco in più all’esperienza di una tradizione che avvicina l’Italia al resto del mondo, Paesi produttori e Paesi consumatori.
Veniamo dunque a quelle che saranno le protagoniste, e al supporto che hanno dato a questo settore così variegato: daremo eco alla loro voce, portandole come esempio di imprenditoria al femminile e, prima ancora, di competenza che supera qualsiasi stereotipo.
L’idea è quella di proporre un’intervista corale, che valorizzerà a puntate tutte le professioniste del caffè
Le interviste saranno quindi pubblicate sulla newsletter Comunicaffè e su www.comunicaffe.it. Andando così a comporre un quadro sfaccettato della forte presenza femminile all’interno della filiera, attraverso delle domande formulate per offrire l’opportunità di raccontarsi. In maniera del tutto libera, con l’obiettivo di lasciar esprimere queste donne che prima di tutto sono professioniste di livello e determinate.
Le abbiamo quindi invitate a fare ciò per cui si sono distinte in tutti questi anni. Risultare parte attiva nel testimoniare la loro forte passione e identità, rispondendo a poche domande.