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domenica 17 Novembre 2024
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Nel “docu-radio” di Matteo Severgnini, la storia della moka in 23 minuti

In onda il progetto dedicato alla Bialetti, che è stato selezionato per il Concorso radio doc del Bellaria film festival

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OMEGNA (Verbania-Cusio-Ossola) – L’invenzione della moka riguarda la provincia di Verbania, Cusio e Ossola. Poi il mondo: nel primo la caffettiera è nata, nel globo si è diffusa. Matteo Severgnini, scrittore omegnese, ha reso omaggio all’invenzione che ha cambiato il rito italiano del caffè con un «docu-radio» (documentario di sole voci da trasmettere alla radio) di 23 minuti.

Matteo Severgnini filma la storia dell’espresso

Il lavoro risale al 2011 ed è stato menzionato al Premio Canevascini della Radiotelevisione della Svizzera italiana, trasmesso sulle frequenze dell’emittente.

Ora è stato selezionato per il Concorso radio doc del Bellaria film festival che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno. La notizia è arrivata dal direttore artistico Fabio Toncelli. Lui ha invitato Matteo Severgnini all’evento; annunciando che una «giuria di esperti» valuterà i lavori selezionati.

Matteo Severgnini sceneggiatore e scrittore
Lo sceneggiatore e scrittore Matteo Severgnini

Così il cusiano sarà in Romagna a presentare il suo docu-radio venerdì 31 maggio

Portando con sé parte della storia industriale del Cusio: «In realtà definirei il lavoro una docu-fiction – spiega Matto Severgnini -, perché alla parte di documentazione con storia e fatti realmente accaduti si aggiunge quella della finzione.

In questa, immagino Alfonso Bialetti presentare alla moglie la nuova nata, la moka. Entrambi sono personaggi che non ci sono più e ho voluto rendere loro omaggio».

La «macchinetta del caffè» ha visto la luce nel 1933

E’ simbolo del design italiano nel mondo, tanto da avere il suo spazio anche al Moma (il museo di arti moderne) di New York. «La moka ha cambiato il modo di fare il caffè. Ciò che ora sta avvenendo con le cialde.

Solo che quello della moka era anche un rituale nella preparazione, il rumore tipico, l’immagine dell’ospitalità.» dice lo scrittore di Omegna.

Qui, per anni, lo stabilimento Bialetti ha prodotto la caffettiera dell’omino con il frac e il dito puntato in alto. Severgnini è partito dalla data dell’invenzione, il 1933, e ha parlato dell’innovativo oggetto «senza però citare gli sviluppi successivi – precisa.

-Mi sono solo rifatto alla nascita della caffettiera non curando gli aspetti economici o industriali collegati». Ventitrè minuti per conoscere meglio la storia della «macchinetta». La stessa che, da più di mezzo secolo, ha accompagnato la colazione e i pasti degli italiani (e non solo).

Fonte: di Beatrice Archesso La Stampa

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