MILANO – Dati solidi per il mercato della Germania. Secondo una nota dell’Associazione tedesca del caffè (Dkv), i consumi pro capite si sono attestati nel 2012 a 149 litri superando nettamente quelli di acqua minerale e birra. Complessivamente, i consumi di caffè torrefatto sono stati di 402mila tonn e quelli di solubile di 12.800 tonn. Dati questi che fanno della Germania il terzo consumatore mondiale alle spalle degli Usa e del Brasile.
Dkv: i dati
“La Germania rimane un paese di bevitori di caffè” ha dichiarato Holger Preibisch, direttore esecutivo dell’associazione, che ha sede ad Amburgo, aggiungendo che i tedeschi attribuiscono sempre più importanza alla praticità e alla velocità dei metodi di preparazione, come alla freschezza e alla qualità dei chicchi. La riprova nelle statistiche, che evidenziano una crescita nel 12% del segmento del macinato fresco in grani e ulteriori progressi per quanto riguarda le vendite di caffè porzionato. Il segmento in maggiore crescita è quello delle capsule (+16%), che ha raggiunto le 10mila tonn. Si incrementano inoltre i consumi di caffè in cialde (+2,6%), che arrivano a 31.800 tonn. Cresce inoltre il solubile (+1,2%), i cui consumi raggiungono le 12.800 tonn, grazie al buon andamento delle vendite nel segmento dei preparati istantanei “Xin1”, che hanno raggiunto le 3mila tonn, con un incremento del 25% sull’anno precedente. Bene anche vendite di prodotti certificati (sostenibili ed equosolidali), che costituiscono il 4% del mercato. Il tradizionale caffè filtro continua a prevalere nei consumi domestici e nei luoghi di lavoro, con 294.100 tonn di caffè riconducibili a questa modalità di preparazione, ma la sua quota sul totale è in calo a favore dei sistemi per il caffè porzionato e delle macchine superautomatiche.