lunedì 23 Dicembre 2024
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Confida, il convegno di Bergamo sulla distribuzione automatica più sostenibile

A Bergamo, focus sul tema, grazie al convegno organizzato da Confida

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BERGAMO – La distribuzione automatica continua il suo percorso verso la sostenibilità. Di questo si è discusso al dipartimento di
Economia dell’Università di Bergamo. E’ successo in occasione del convegno sulla sostenibilità applicata al vending organizzato da Confida. Che è l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Nella foto sopra l’intervento del presidente di Confida Piero Angelo Lazzari.

Distribuzione automatica: una questione di sostenibilità

Da una ricerca di Coonfida emerge che oggi il 71% delle aziende nazionali del comparto adotta soluzioni di sostenibilità. Dunque sia ambientale che sociale.

Dall’impiego di tecnologie di risparmio energetico alla logistica. Perché i trasporti che sono sempre più ecosostenibili. Così come lo studio di percorsi alternativi nei centri urbani.

La distriubuzione automatica in tutti i suoi aspetti

Ormai gestori iniziano a diffondere bicchieri biodegradabili. Oppure a basso impatto di C02. Promuovendo in parallelo la raccolta differenziata.

La svolta ecologica

Una mossa che comporta un più ampio assortimento di cibi e bevande. Per avere a disposizione anche prodotti bio, a chilometro zero e adatti a chi soffre di intolleranze alimentari.

Vending sostenibile

Inoltre Confida, con la collaborazione della
Fondazione Sodalitas, ha dato vita al progetto Vending Sostenibile. A tal fine è stata creata una specifica Commissione. Composta da aziende del settore e creando un marchio e un sito internet (www.vendingsostenibile.com).

Parla la Coordinatrice

“Quali sono gli obiettivi del progetto. – ha spiegato Anna Reina, coordinatrice della commissione Vending sostenibile di Confida. – Sono la condivisione e la promozione delle best practice delle aziende associate. Come risposte innovative al mercato per la qualificazione dell’intero settore”.

A Bergamo si gioca il futuro della distribuzione automatica

E’ in provincia di Bergamo infatti, che sono attive 38 aziende di
gestione; tre di fabbricazione di distributori automatici. Due di sistemi di trattamento dell’acqua per il vending. Un’azienda di software per la distribuzione automatica.

A Bergamo sono 6.660 le Aziende green.

Perché adesso la sostenibilità è entrata anche a far parte delle strategie delle imprese.

Il 27,1% del totale delle imprese italiane hanno effettuato eco-investimenti. Oppure investiranno in prodotti e tecnologie green.

Dal rapporto GreenItaly 2017 emerge che la regione
con il maggior numero di imprese green è la Lombardia. Con 63.170 imprese che investono in sostenibilità. Di queste 6.660 sono nella Provincia di Bergamo.

Il legame tra il vending bergamasco e la sostenibilità

Un rapporto che ora si è rafforzato. Grazie alla partnership stretta fra Confida e Università di Bergamo. Un cammino portato avanti da cinque studenti. Quelli che hanno aderito ad un
progetto internazionale e sostenuto da GITT. Il Centro per la gestione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

Il progetto di ricerca “Sustainable Vending Challenges for the future of a fast growing sector”

Un’ipotesi operativa che è stata presentata proprio nel corso del convegno di ieri.
“La distribuzione automatica è una filiera. Essa promuove l’interazione tra l’economia e la sua sostenibilità. Sia sociale che ambientale. – Ha dichiarato Piero Angelo Lazzari. Il presidente di Confida (nella foto in alto sotto il titolo).

La sostenibilità nel vending

Un tema molto ampio che tocca varie fasi dell’attività. Dai distributori automatici sempre meno energivori; ma con componenti ecocompatibili. La gestione efficiente dell’energia e dei magazzini all’interno dell’azienda. Anche la sostenibilità nei trasporti.

Fino alla scelta dei prodotti alimentari.

E alla gestione dei rifiuti. Ancora nell’ottica di un’economia sempre più circolare”.

Sostenibilità ambientale e sociale

Focus dell’incontro sono stati dunque i progetti ‘green’.
Sviluppati in anni recenti dalle aziende bergamasche di settore. Tra queste spiccano i casi dell’azienda di gestione Serim. Ma anche del produttore N&W Global Vending.

Il progetto Vending Zone

Perché con esso, Serim mira a “favorire la promozione di corretti stili alimentari tra i più giovani. – Ha spiegato la responsabile della comunicazione Zana Vuleta. – Attraverso l’installazione nelle scuole di appositi distributori automatici. Perché questi conteranno prodotti alimentari freschi, locali. Provenienti da agricoltura biologica e di provenienza equo e solidale. Alimenti a minore densità energetica; a maggior contenuto in micronutrienti e antiossidanti.

Quali frutta e verdura fresca in monoporzione. Quindi spremute di frutta fresca, yogurt, insalate di cereali, legumi etc”.

I piani della N&W

Il manager per il Sud Europa di N&W Francesco Frova, invece, ha illustrato le caratteristiche delle nuove vending machine ‘green’. Fra “eco-design, luci a LED a basso consumo energetico; con componenti elettrici ottimizzati, l’opzione di Energy
Saving disponibile nel software”.

In più va evidenziato che le macchine sono “prodotti progettati per uno smaltimento a fine ciclo di vita. Quindi rispettoso dell’ambiente”. Perché al loro interno sono installati “sistemi di riciclo e recupero dell’acqua”.

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