MILANO – Sono circa 150 miliardi, le consumazioni erogate attraverso le cosiddette “vending machine”. Ovvero, al distributore automatico, si consuma ormai l’11% del caffè prodotto a livello globale.
A tracciare questo scenario è Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica) nella cornice di Venditalia, la più importante manifestazione mondiale del settore che si tiene a fieramilanocity fino a sabato 9 giugno.
Nel 2017 in Italia i distributori hanno dispensato 2 miliardi e 768 milioni di caffè (+0,59%)
Per un fatturato di 884 milioni di euro secondo le rilevazioni dell’annuale studio di settore realizzato da Accenture.
“Il mercato del caffè al distributore automatico è in crescita. Anche grazie alla capacità del comparto di soddisfare i nuovi gusti e le abitudini emergenti dei consumatori. – commenta il presidente di Confida Massimo Trapletti –.
Oggi ben l’84% dei caffè erogati dalle vending machine del nostro Paese è in grani macinati. Segno evidente della ricerca di una maggiore qualità.
E Confida, in collaborazione con CSQA, ha dato vita alla certificazione del caffè in grani
Destinate al vending DTP 114, che definisce parametri qualitativi funzionali superiori rispetto a quelli già definiti per legge.
Infine, le vending machine di nuova generazione, attraverso l’uso della tecnologia digitale e degli schermi touch permettono di offrire un prodotto personalizzato.
Mixando infatti gli ingredienti di base (come ad esempio: caffè, latte, cacao, topping e granelle) si può comporre la propria bevanda a piacimento. Anche da asportare grazie alle comodissime cup to go”.
Nuove mode
La ricerca della qualità procede di pari passi con il bisogno di diversificazione. Perciò il caffè, prodotto simbolo della distribuzione automatica italiana, diventa sempre più ‘moda’.
“Si sta sviluppando l’esigenza di distinguersi nettamente rispetto al passato. – commenta Alessandro Galtieri, campione italiano di caffè filtro e trainer specializzato Sca Italy –.
Bevande XL, cup to go e caffè gourmet sono sempre più presenti nelle scelte dei consumatori. Il vending, in questo senso, si sta dimostrando capace di cavalcare il trend con un’offerta ampia e apprezzata da un target eterogeneo”.
La classifica globale
Gli italiani bevono in media 2,2 caffè a testa al giorno. Il Belpaese è al sesto posto nella classifica dei consumi in valore assoluto con 300mila tonnellate annue.
La prima piazza spetta agli Stati Uniti con 1.6 milioni di tonnellate (soprattutto American Coffee). Davanti al Brasile (1,2 milioni di tonnellate), alla Germania (600mila tonnellate), al Giappone (500mila tonnellate. Con una prevalenza del caffè freddo in lattina denominato Kan khoi) e alla Francia (400mila tonnellate).
Nei consumi pro capite il primato è dei Paesi scandinavi: in particolare in Finlandia – dove è molto popolare il Kaffeost. Rito che prevede di accompagnare il caffè con un formaggio a pasta semi-morbida – se ne consumano 12 kg all’anno.
L’Italia è nona con 5,8 kg annui, dietro a Paesi come Olanda (8,4 kg), Svizzera (7,9 kg), Belgio (6,8 kg) e Canada (6,2 kg); che usano soprattutto infusi e altri metodi di filtraggio diversi rispetto al nostro espresso.