ROMA – La prova costume mette ogni estate tutti di fronte ai propri difetti fisici ed inestetismi, e il responso degli italiani a questo temuto banco di prova non è clemente: ben il 90% degli uomini e l’80% delle donne non si piacciono.
È quanto emerge da un’analisi dell’Osservatorio Nestlé – Fondazione Adi – Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, all’interno dello studio annuale svolto sulle abitudini alimentari nel nostro Paese.
Lo studio ha evidenziato una forte insoddisfazione riguardo ad alcune parti del corpo da parte di donne e uomini, che hanno focalizzato soprattutto sull’addome e sul girovita l’oggetto del loro scontento.
E riguardo a questa parte del corpo, a sorpresa, si sentono maggiormente a disagio proprio gli uomini che per il 92% si dichiarano poco o per niente soddisfatti, rispetto all’80% delle donne che su questo punto sembrano sentirsi meno insicure dei partner.
Lo scontento emerge soprattutto alla prova costume. Dove il giudizio non si ferma alla ‘pancetta’. Le donne non amano le proprie gambe (55%), i fianchi (39%), i glutei (31%) e le braccia 26%. Gli uomini sono principalmente insoddisfatti, oltre che dell’addome, soprattutto dei loro fianchi (20%), del petto (19%) e delle gambe (11%).
Tuttavia – ricordano i nutrizionisti – cambiare la percezione del nostro corpo e recuperare una buona forma fisica è sempre possibile. Il primo passo è iniziare a fare qualcosa proprio in vacanza.
Il circolo virtuoso sport e alimentazione
“Il movimento fisico – spiega Giuseppe Fatati, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Nestlé – Fondazione Adi – innesca un circolo virtuoso tra sport e alimentazione. Migliorando entrambi.
Inserire un’attività fisica all’interno della propria quotidianità aiuta ad educare il nostro corpo. Verso uno stile di vita più sano sotto ogni punto di vista, anche quello alimentare.
Meno tempo sotto l’ombrellone, maggior dedizione allo sport e alcune accortezze a tavola. E’ importante però tenere in considerazione in quale momento della giornata si fa attività fisica. E declinare la propria alimentazione in base ai ritmi di vita”, conclude l’esperto.