MILANO – Giunge dalla Francia un’altra evidenza scientifica sugli effetti benefici del caffè sull’organismo umano. E’ stato infatti un team di ricercatori francesi che ha analizzato il tipo di effetto del consumo di caffè su una proteina del sangue. I livelli di questa specifica particella infatti, si associano al rischio di sviluppare diabete.
I risultati hanno dimostrato che l’assunzione regolare di caffè riduce la concentrazione nel sangue della proteina incriminata. Quindi, questo potrebbe spiegare il minore rischio di diabete.
Diabete vs caffè
Fra i fattori in grado di ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 c’è una ridotta concentrazione nel sangue di una proteina denominata globulina legante gli ormoni sessuali.
In inglese: Sex Hormone-Binding Globulin; abbreviato in Shbg. D’altra parte, è stato anche rilevato che il consumo abituale di caffè è correlato a un minore rischio diabete di tipo 2.
Tuttavia, non è stato individuato il meccanismo che determina tale riduzione del rischio.
Pihan-Le Bars e colleghi
Sono loro che hanno valutato se il consumo di caffè influenzava i livelli ematici della globulina legante gli ormoni sessuali.
Questo perché, quando questi ultimi sono elevati, il rischio di diabete si riduce. Per questa ricerca è stata presa in esame una popolazione di 2.377 donne non affette da diabete e che non erano ancora o erano già in menopausa.
Lo studio denominato E3N
All’interno di tale casistica, è stata misurata la concentrazione della globulina legante gli ormoni sessuali nel sangue. Poi, mediante un questionario sono state raccolte informazioni sull’alimentazione di ciascuna donna in esame.
Ovviamente, compreso il consumo di caffè, abitudini di vita e malattie. Analizzando tutti i dati ottenuti, è stata valutata la relazione fra assunzione di caffè e livelli di globulina legante gli ormoni sessuali.
Sono stati impiegati opportuni metodi statistici per compensare gli effetti di Indice di Massa Corporea e presenza o meno di menopausa.
I risultati
Nelle donne prese in considerazione si è rilevato che l’età media era 57.2 ± 6.4 anni e che il 61% era in menopausa. I soggetti che assumevano 3 o più tazze di caffè al giorno e una quantità di caffeina ≥ 265 mg al giorno avevano una minore probabilità di avere una concentrazione nel sangue di globulina legante gli ormoni sessuali inferiore a 46.3 nmol/l.
In altre parole avevano elevati livelli nel sangue di tale proteina.
Non si è osservata invece alcuna relazione fra consumo di caffè decaffeinato o di tè e concentrazioni della globulina legante gli ormoni sessuali.
Considerando i valori di Indice di Massa Corporea e la presenza o meno di menopausa, si è visto che la relazione fra regolare consumo di caffè e aumentata concentrazione nel sangue di globulina legante gli ormoni sessuali è ancora più evidente nelle donne con un Indice di Massa Corporea ≥ 25 kg/m2 e che erano in menopausa.
Conclusioni
Gli studiosi suggeriscono che gli effetti del consumo abituale di caffè sui livelli nel sangue della globulina legante gli ormoni sessuali potrebbe spiegare la riduzione del rischio di diabete.
Fonte:
Cross-sectional association of coffee and caffeine consumption with sex hormone-binding globulin in healthy nondiabetic women. Clin Endocrinol (Oxf). 2017 Nov;87(5):475-483.