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venerdì 22 Novembre 2024
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Il titolare del bar paga 13 mila € di luce: ecco perché un euro a tazzina non basta

Secondo Luigi Di Dio Faranna "è peggio rispetto al lockdown, perché almeno lì eravamo chiusi e non lavoravamo, quindi non potevamo certo spendere 13mila euro in un mese. Questo aumento di prezzi è una brutta notizia"

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EMPOLI (Firenze) – Continuiamo a rimanere sul tema bollente dell’aumento dei prezzi: non è una semplice questione che si riduce esclusivamente attorno al costo dell’espresso, ma è una conseguenza di diversi fattori che hanno portato a un generale rincaro di tutti i prodotti. Per farsi un’idea delle spese che deve accollarsi un gestore di questi tempi, riportiamo la testimonianza di un imprenditore che per il suo locale ad Empoli, ha dovuto sborsare circa 13mila euro di bolletta per l’energia elettrica. Ecco la storia di Luigi Di Dio Faranna, che è anche quella di molti altri titolari che come lui devono affrontare cifre da capogiro. Leggiamo l’intervista di Gianmarco Lotti su firenze.repubblica.it.

Di Dio Faranna e la bolletta proibitiva

“Appena ho visto la bolletta non ci ho creduto, ho pensato a uno scherzo”. E invece lì su quel foglio di carta le cifre erano in grassetto, ben visibili. Dicevano 12.911 euro e 74 centesimi da pagare di bolletta. L’atmosfera è da scena clou di un film ricco di suspence, che per ora non ha lieto fine. Protagonista è il gestore di un bar di Empoli, Luigi Di Dio Faranna. Il suo C.Risiamo, situato in centro in via Roma, si è visto recapitare una bolletta dell’energia da ben 13mila euro. Ha pensato a uno scherzo ma poi se l’è ritrovata in mano e ha dovuto fare i conti con la cruda – e salata – realtà.

La bolletta fa riferimento al periodo di dicembre, nella cui coda si è verificato il rialzo dei contagi, come sottolinea Di Dio Faranna:

“Non abbiamo lavorato molto, addirittura poi i positivi sono aumentati e il lavoro è calato. Questo salasso non ci sta”. Il caro energia era uno spauracchio da qualche settimana: “Il rincaro era nell’aria, se ne sentiva parlare. Ma poi la segretaria mi ha mostrato la bolletta ed è arrivata la mazzata”.

Prima il Bar C.Risiamo spendeva circa 4mila euro di bolletta dell’energia, adesso arriva a cinque cifre

Più del doppio, sfiora il triplo dell’importo prima del rincaro. Di Dio Faranna è preso dallo sconforto: “Non è nemmeno rabbia, è che adesso sono proprio senza parole. Non è possibile una cosa del genere”. Il titolare del locale ha provato a correre ai ripari ed è andato a cambiare gestore dell’energia elettrica: “Prima mi affidavo al mercato libero, ora sono tornato a Enel, non posso spendere così tanto. Ho parlato con Enel e mi è stato detto che, con quanto ho fatto a dicembre, quella bolletta non doveva superare i 6mila euro”.

Il problema si ripercuote anche sul listino prezzi. Prendendo a esempio il C.Risiamo, prima le paste costavano 1,10 euro e adesso il rincaro le ha portate a 1,30 euro. “Sentendo anche l’opinione di altri bar del centro a Empoli abbiamo deciso di portare a un prezzo lievemente più alto alcuni prodotti. Anche il caffè potrebbe essere al centro di un cambiamento, a breve alzeremo il costo a 1,50 euro” continua Di Dio Faranna.

Di Dio Faranna gestisce il C.Risiamo e altri tre locali a Empoli. In via Roma ha aperto in autunno il ristorante Gradisca: “A fronte di una bolletta normale da 1.500 euro, me ne è arrivata una da quasi 5.800 euro, incredibile. E siamo aperti da due-tre mesi…”. Il problema è generalizzato in tutta Empoli e un po’ in tutta la Toscana: “Ho parlato con qualche dirimpettaio che si occupa di ristorazione qui in via Roma, la situazione è simile perché chi ha visto più che raddoppiare la bolletta”.

Non è un momento buono per chi ha un’impresa, in questo caso per chi ha un locale

Secondo Luigi Di Dio Faranna “è peggio rispetto al lockdown, perché almeno lì eravamo chiusi e non lavoravamo, quindi non potevamo certo spendere 13mila euro in un mese. Questo aumento di prezzi è una brutta notizia“. Il bar di via Roma, così come molte altre realtà, mette dei metaforici sacchi di sabbia vicino alla finestra per quando si scatenerà la tempesta, anche se al momento serpeggia un po’ di pessimismo in Di Dio Faranna: “Secondo me, per la situazione in cui siamo, questo rincaro è un punto di non ritorno”.

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