Nel decreto Lavoro approvato dal Cdm del 1° maggio entrano una serie di semplificazioni, ad esempio, per la durata del periodo di prova, congedo per ferie, importo iniziale della retribuzione e programmazione dell’orario normale di lavoro: è previsto che il datore assolva all’obbligo informativo con l’indicazione del riferimento normativo o della contrattazione, anche aziendale, che disciplina queste materie. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Claudio Tucci pubblicato su Il Sole 24 Ore.
La riduzione per gli oneri dei datori di lavoro
MILANO – Non solo decreto Dignità sui contratti a termine, con la cancellazione delle rigide causali legali del 2018 e un’ampia apertura alla contrattazione collettiva. Il governo Meloni smonta anche il decreto Trasparenza, in vigore dall’agosto 2022, elaborato dall’ex ministro Andrea Orlando, andando spesso oltre la direttiva Ue e scaricando sulle imprese una mole di adempimenti inutili.
Obbligo di informare i lavoratori automatizzati
Con una novità dell’ultima ora si interviene anche sui controlli sui lavoratori automatizzati. La nuova norma chiarisce che il datore è tenuto a informare il lavoratore dell’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio integralmente automatizzati deputati a fornire indicazioni rilevanti ai fini della assunzione o del conferimento dell’incarico, della gestione o della cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegnazione di compiti o mansioni nonché indicazioni incidenti su sorveglianza, valutazione, prestazioni e adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori.
Inoltre, sempre per sgravare i datori, si stabilisce che l’azienda è tenuta a consegnare o a mettere a disposizione del personale, anche sui siti web, contratti collettivi e regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro.
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