ROMA – Il 28 maggio scade il termine di presentazione della domanda – tramite questo modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate – per accedere al contributo a fondo perduto di cui all’art. 1 del “Sostegni”, riconosciuto anche ai soggetti titolari di partita iva che svolgono attività d’impresa con : ricavi/compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello in corso alla data del 23 marzo 2021 non superiori a 10 milioni di euro; ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 inferiore di almeno il 30% rispetto a quello del 2019.
Sostegni: attenzione alle scadenze
E’ bene tener presente che con circolare n. 5/E l’Agenzia delle Entrate, tra le altre cose, ha chiarito che trattandosi di misure non attuative di una politica fiscale ma destinate a “compensare, almeno in parte, i gravi effetti economici e finanziari” di derivazione pandemica i contributi a fondo perduto Covid-19 percepiti nell’anno 2020.
a) non sono presi in considerazione ai fini della definizione della soglia dei ricavi prevista dal D.L. Sostegni per accedere al beneficio e neppure ai fini del calcolo della riduzione del fatturato medio; così come non sono ricompresi nemmeno tra i ricavi di cui alle fasce di fatturato di cui alla tabella sottostante. Tra l’altro non vengono calcolate neanche altre agevolazioni Covid-19 come, ad esempio, il credito d’imposta per l’adeguamento di ambienti di lavoro, quello per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione e il credito imposta sui canoni locazioni di immobili commerciali e affitto d’azienda di cui all’art. 28 del D.L. c.d. “Rilancio”.
b) non vengono calcolati ai fini della determinazione della soglia di ricavi o compensi entro la quale il lavoratore autonomo è ammesso al regime forfettario.
Come si ricorderà, il quantum del contributo viene determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 rispetto al medesimo valore del 2019, una percentuale prevista in misura diversa per ogni fascia di fatturato e che cresce all’aumentare di quest’ultimo (cfr. news Fipe), in questo modo:
L’importo del contributo è riconosciuto tra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro
Puoi consultare le istruzioni per la compilazione della domanda e la guida operativa dell’Agenzia delle Entrate ma per saperne di più contatta la nostra Associazione territoriale della Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi più vicina